Trovati in possesso di oltre 600
chili di cocaina, tra Bologna e le province di Vicenza, Pisa e
Savona, sono stati condannati a pene che vanno dai cinque anni e
quattro mesi ai dieci anni e otto mesi. Si è concluso così in
primo grado il processo nato dall'indagine e dai sequestri
eseguiti un anno fa dalla squadra mobile bolognese, coordinata
dal Pm Roberto Ceroni.
Quattro gli arresti, tre dominicani difesi dall'avvocato
Matteo Murgo e un italiano, assistito dagli avvocati Massimo
Nicoli e Gian Andrea Balzarini. I provvedimenti furono eseguiti
il 17 febbraio 2022, a partire da un appostamento dei poliziotti
vicino a un garage in zona Santa Viola, a Bologna con il
ritrovamento, in un doppio fondo di un baule di un'auto, di
quasi 12 chili di droga. In un capannone a Creazzo, nel
Vicentino, in parte in un furgone e in parte in bancali di
pellame, furono in seguito sequestrati ben 260 chili. E qualche
giorno dopo, proseguendo con gli accertamenti, altri 400 chili
di cocaina furono rinvenuti e sequestrati in un container di
pellami al porto di Vado Ligure (Savona) e in un deposito
doganale a Santa Croce sull'Arno (Pisa).
Gli imputati rispondevano a vario titolo degli episodi di
detenzione. Il giudice del tribunale bolognese ha condannato in
abbreviato a dieci anni e otto mesi Fernando Sanchez Alcantara,
a dieci anni Eduardo Rodriguez Vidal, a otto anni e otto mesi
Bruno Buggiani e a cinque anni e quattro mesi Yordy Grullon
Rivera. Per i tre dominicani è stata anche disposta
l'espulsione, a pena espiata.
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