"Servirebbe di sicuro una cornice
ministeriale sul tema del voto in condotta, perchè ci potremmo
muovere in un quadro più corretto". Cosi dice all'ANSA la prof
Isabella Sgarbi, preside dell'istituto superiore di Rovigo dove
due 15enni erano stati sospesi per aver sparato pallini di
plastica contro un'insegnante. I due al termine dell'anno sono
stati promossi, con 9 in condotta. Commentando le affermazioni
del ministro Valditara, Sgarbi ha ricordato che è pur vero che
le scuole hanno propria autonomia, "ma poter ottenere delle
linee guida da parte del ministro sarebbe di grande utilità".
Intanto gli espettori mandati Valditara nella scuola stanno
proseguendo il lavoro sul cospicuo materiale riguardante la
valutazione positiva del percorso scolastico dei due giovani
bulli. La coppia di adolescenti, a causa della sospensione,
aveva avuto un 5 in condotta nel primo quadrimestre. Tuttavia,
alla fine dell'anno, si apprende, il Consiglio di classe ha
ritenuto il comportamento dei 15enni "irreprensibile", in linea
con il piano di offerta formativa dell'istituto, con conseguente
9 in condotta.
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