I voti in condotta abbassati - con
un 7 e tre 6 - agli studenti che nel novembre scorso,
all'Istituto Viola Marchesini di Rovigo, spararono pallini di
gomma, facendosi riprendere con il cellulare non fanno desistere
dall'azione legale contro i genitori dei suoi alunni la
professoressa Maria Cristina Finatti, vittima della vicenda.
"Quanto ha deciso ieri il ministro Valditara - sottolinea
l'insegnante all'ANSA - mi ha fatto ovviamente piacere ma io
voglio andare avanti con i miei avvocati per le conseguenze
d'immagine che ho subito".
"E' stata una decisione presa a Roma - aggiunge - ma è
l'intera istituzione scolastica che deve cambiare, come
sottolinea il ministro, a partire dalle classi numerose per
finire con l'ora di ginnastica". Finatti rimarca il fatto che la
sua difesa legale è stata assunta gratuitamente da uno studio
che, dopo aver letto quanto le era accaduto, ha deciso di starle
al fianco.
Per Finatti "era ora che si rimettesse mano al voto di
condotta". Parlando ai giornalisti, per la prima volta con un
tono di voce sereno, la prof del Viola Marchesini ritiene che,
in ogni caso, la 'punizione' inflitta agli studenti possa non
avere il risvolto educativo sperato. "Secondo me - afferma -
quegli studenti non hanno ancora capito. Anche per questo
continuo con la mia azione legale".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA