Ricorre quest'anno il trecentesimo anniversario della nascita di Giacomo Casanova, il veneziano passato alla storia per la fama di avventuriero spudorato, impenitente libertino e raffinato seduttore, figlio di un secolo, il decimo ottavo, ricco di fermenti culturali e sociali che non a caso sfocerà nella Grande Rivoluzione e la fine dell'Ancien Règime.
Definito avventuriero, esoterista, massone, diplomatico, scienziato, in realtà fu soprattutto un raffinato erudito scrittore, capace di mettere in versi moderni antiche opere della letteratura arcaica. La fama di furbetto e irresistibile tomber des femmes gli derivò postuma, per via dello scandalo suscitato da alcuni aneddoti galanti narrati nella sua Histoire de ma vie, pubblicata per la prima volta, e poi censurata fino al 1962, nel clima culturale bigotto del periodo della Restaurazione.
Giacomo Girolamo Casanova nasce a Venezia il 2 aprile 1725 , per l'anniversario l'amministrazione veneziana darà il via a una serie di celebrazioni, a partire dall'imminente carnevale.
"Giacomo Casanova è un veneziano notissimo in tutto il mondo per essere considerato il re dei play boy ante litteram, un uomo fatale a cui nessuna donna avrebbe potuto resistere ", dice l'editore veneziano Albert Gardin, " era invece un filosofo, uomo di lettere oltre che storico ed esperto diplomatico".
In effetti , pur appartenendo alla classe bassa ( il padre Gaetano era attore comico e la madre , Zanetta Farussi, attrice di commedia) , venne educato e avviato agli studi classici dalla famiglia patrizia dei Grimani, proprietaria del teatro dove si si esibivano i genitori, con una assiduità e attenzione anomale, fino al conseguimento della laurea in legge, tanto che la vox populi lo considerava frutto di una relazione adulterina tra la madre e il patrizio Michele Grimani, al quale assomigliava moltissimo (Giacomo Casanova era uno tra gli uomini più alti del suo tempo , quasi 190 centimetri, caratteristica fisica oltretutto anche del rampollo Grimani).
Ma tornando all'erudito in lettere, tra le molte imprese letterarie Casanova lascia due traduzioni in ottava rima dell' Iliade di Omero , una in idioma toscano, pubblicata a Venezia in tre volumi tra il 1775 e il 1778, e una in veneziano, sempre nel 1775, ma rimasta inedita tra i suoi carteggi, concepita come omaggio al Doge per farsi perdonare la clamorosa fuga dai Piombi di molti anni prima. " Ho avuto modo di rintracciare il manoscritto, negli anni novanta dello scorso secolo, conservato all'Archivio Centrale di Praga", continua l'editore Albert Gardin, "ottenuto il diritto alla pubblicazione, ho operato alla sua trascrizione in caratteri tipografici. Grande fu l'emozione quando ho lavorato a Praga direttamente sui manoscritti, mi sono innamorato della bellezza dello stile e dell'originalità del verseggiare veneziano di Giacomo Casanova".
Nel 1997, Albert Gardin presenta l'opera editata in libro all'Istituto Italiano di Cultura di New York, ottenendo un immediato successo, poiché era ancora poco noto l'aspetto letterario di Giacomo Casanova.
"Dal 1997 continuo a studiare e recitare il testo dell'Iliade in veneziano, della quale ci sono pervenuti solo i primi tre libri , essendo gli altri manoscritti andati perduti. In questo lavoro, bello e originale, Casanova dimostra di possedere completamente il veneziano e la qualità dei suoi versi può essere paragonata a quella della composizioni di Carlo Goldoni e del suo maestro, il poeta Giorgio Baffo", conclude Albert Gardin Z82.
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