Nel 2025 ricorre un duplice
anniversario che segna la memoria di uno dei più significativi
artisti italiani del Novecento: 100 anni dalla nascita e 40
dalla morte di Giuseppe "Bepo" Maffioli, autore, attore, regista
ed eclettico artista che ha profondamente segnato la cultura
teatrale, cinematografica e gastronomica italiana.
Per onorarlo, la IV edizione del concorso trevigiano
intitolato al suo nome si sdoppia e propone due giornate il 28 e
29 giugno, dedicate a Maffioli. Novità anche una sezione
speciale per gli under 35. Candidature aperte fino al prossimo
30 marzo In questa edizione, il Premio invita a esplorare il
tema "Gioiosa et Amorosa". L'invito è, quindi, a proporre testi
che spazino dall'ebbrezza dionisiaca all'erotismo, dalla
convivialità all'arte sensuale, passando per l'eros e il cibo ma
in diretta relazione con il presente e le forti criticità in cui
siamo tutti immersi.
"Con questa edizione speciale del premio - rileva l'assessore
alla Cultura del Comune di Treviso, Maria Teresa De Gregorio -
Treviso e il suo contesto culturale rinnovano l'impegno a
valorizzare il talento drammaturgico contemporaneo, offrendo
nuove opportunità ai giovani autori e celebrando una figura che
ha lasciato un segno indelebile nella nostra storia culturale".
"Crediamo che il modo migliore di onorare Maffioli sia
valorizzare i nuovi talenti e sostenere la drammaturgia
contemporanea" aggiunge Giampiero Beltotto, presidente
Fondazione Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale.
Giuseppe Maffioli, originario di Padova, visse per tutta la
vita a Treviso dove morì all'età di 60 anni: poliedrico e
appassionato uomo di cultura, scrittore, giornalista,
sceneggiatore, regista, attore, organizzatore di eventi,
collaboratore di rubriche televisive e radiofoniche, nonché noto
gastronomo. Ha debuttato a 17 anni con I santi cantano, seguito
da I serra (1946), rappresentata al Teatro Goldoni di Venezia.
Nel corso degli anni scrive e adatta testi per la radio e la
televisione, aggiungendo al proprio repertorio pièce di successo
come Il prete rosso, dedicato alla figura di Antonio Vivaldi, e
Miracolo a Vienna, segnalata al Premio Marzotto. Attivo anche
come regista, Maffioli collabora con vari teatri di Trieste,
Fiume, Verona e Roma, dirigendo opere classiche e contemporanee.
Dalla fine dei Sessanta, affianca all'impegno di autore e
regista quello di attore, apparendo in oltre 30 film diretti,
tra gli altri, da Scola, Risi e Monicelli, al fianco di
interpreti come Tognazzi, Sordi e Mastroianni.
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