I ghiacciai delle Dolomiti sono
ormai oltre il punto di non ritorno: si trovano, infatti, al di
sotto della cosiddetta linea di equilibrio glaciale, e ciò
significa che non possono più accumulare neve per rifornirsi. Lo
dice uno studio pubblicato sulla rivista The Cryosphere. "Non
sono più in equilibrio con il clima odierno: salvo annate
particolarmente nevose, non hanno più zone di accumulo", dice
all'ANSA Andrea Securo di Università Ca' Foscari di Venezia e
Istituto di Scienze Polari del Consiglio Nazionale delle
Ricerche, che ha guidato la ricerca. "Non c'è scampo -
sottolinea - spariranno nel giro di qualche decade". Al 2023,
ultimo anno preso in esame dallo studio, si contavano nove
ghiacciai, anche se la frammentazione della Marmolada in quattro
corpi distinti porta il numero totale a 12. "L'area totale di
questi ultimi 12 ghiacciai - afferma Securo - è passata da poco
più di 4 chilometri quadrati negli anni '80 a poco meno di 2
chilometri quadrati oggi con una perdita del 56%, di cui il 33%
a partire dal 2010. Il ghiacciaio che ha subito la riduzione
maggiore è quello della Fradusta - aggiunge - che ha visto una
diminuzione di spessore medio di 50 metri ed una riduzione
areale del 90%"
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