Tanto clamore in un luogo di clausura forse non s'era mai visto ne' sentito. Eppure continua a far parlar di sè il monastero cistercense di San Giacomo di Veglia, a Vittorio Veneto (Treviso), da qualche settimana al centro di un piccolo 'scisma'. Al primo gruppo di cinque consorelle che hanno abbandonato il convento, "per le pressioni psicologiche insopportabili", se ne sarebbero aggiunte altre 5 o 6, tutte corse nel riparo in cui si è rifugiata l'ex abbadessa, la brasiliana madre Aline Pereira. Il casus belli sarebbe stato proprio il suo allontanamento, al termine dell'ultima ispezione della Commissione Pontificia. Troppi veleni interni, e così è stato deciso il commissariamento di San Giacomo di Veglia.
A suor Aline - la più giovane abbadessa in Italia - non era stato intimato di andarsene, ma il clima "era diventato insopportabile" avevano spiegato le monache; così lei e altre quattro consorelle avevano fatto le valigie e si erano trasferite altrove, in un luogo che resta segreto.
Ora pare che le 'scissioniste' siano salite ad una decina, tutte allineate con madre Aline. La quale, al Corriere della Sera, ha cercato di spiegare il perchè di questa storia così poco monastica, nata da una lettera inviata al Papa da quattro monache del convento, con accuse verso la abbadessa.
"Due anni fa - ha raccontato al quotidiano - alcune consorelle hanno inviato una lettera a papa Francesco accusandomi di maltrattamenti. Inizialmente le accuse erano cadute, grazie alle testimonianze di altre consorelle e ad altri interventi. Nel frattempo sono cambiati alcuni equilibri e lunedì di Pasquetta sono stata destituita". E qui la religiosa conferma "il clima insopportabile" che dopo quell'atto si era creato nel monastero.
Il convento ora è stato affidato dal Dicastero per gli istituti di Vita consacrata alla nuova madre abbadessa, Martha Driscoll, 81 anni, alla orecchie della quale sarebbe giunta l'intenzione delle monache fuoriuscite di "far causa". Resta da capire esattamente a chi e per che cosa. A San Giacomo di Veglia, con le vigne intorno al monastero, viene prodotto da alcuni anni un apprezzato Prosecco Docg. Non pare questo, tuttavia, il momento di brindare.
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