Nuova operazione
antimafia nella Sibaritide nei confronti delle famiglie
Abbruzzese e Forastefano attive nel comune di Cassano allo Ionio
e nei comuni limitrofi. Quattro persone sono state arrestate e
portate in carcere e un'altra è stata destinataria di
un'ordinanza di divieto di dimora in Calabria emesse dal Gip di
Catanzaro su richiesta della Direzione distrettuale antimafia,
perché ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione
mafiosa e tentata estorsione aggravata dal metodo e dalla
finalità di agevolazione mafiosa.
L'operazione è scattata all'alba di oggi in provincia di
Cosenza, a Cuneo e Parma. Il provvedimento scaturisce da una
attività di indagine coordinata dalla Dda catanzarese e condotta
dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale
di Cosenza, consistita nel riscontrare le denunce presentate da
due imprenditori su tentate estorsioni subite, nonché nel
valorizzare le dichiarazioni rese da un collaboratore di
giustizia.
Dall'attività, secondo l'accusa, è emersa l'operatività delle
cosche di 'ndrangheta Abbruzzese e Forastefano che avrebbero
tentato di imporre il pizzo agli imprenditori per reperire i
fondi necessari a garantire il sostentamento degli affiliati,
con particolare riferimento a quelli detenuti, e delle relative
famiglie.
Il reato di associazione mafiosa è contestato a quello che
gli investigatori ritengono essere il reggente della cosca,
Marco Abbruzzese, di 44 anni, ed alla convivente di un elemento
di spicco della consorteria ritenuta coadiutrice nella gestione
della contabilità e intermediaria nelle comunicazioni tra gli
associati.
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