Circa 30 mila persone provenienti
da tutta Italia, dati degli organizzatori, prenderanno parte
sabato a Milano a una delle più vaste manifestazione per
chiedere "la fine del genocidio nella Striscia di Gaza".
L'iniziativa è stata presentata oggi, in una conferenza stampa,
davanti alla Stazione Centrale del capoluogo sotto l'imponente
installazione della 'Mela reintegrata'. Il corteo, che partirà
alle 14.30 sempre dalla Stazione Centrale, terminerà all'Arco
della Pace e non in piazza Duomo "a causa del Fuori Salone e di
alcuni eventi correlati".
"No alla deportazione del popolo palestinese, no al
genocidio per un cessate il fuoco immediato e duraturo" e "Sì
alla ricostruzione della Striscia di Gaza e l'invio di aiuti
umanitari" i temi e gli slogan al centro della protesta.
La mobilitazione - alla quale hanno aderito diverse sezioni
dell'Anpi, storico ente dei partigiani - è organizzata da molte
associazioni palestinesi e dalla galassia dei sindacati di base
oltre ad altre realtà provenienti da tutto il Paese. Fra loro:
Associazione dei Palestinesi in Italia (Api), Associazione Donne
Palestinesi, Comunità Palestinesi, Giovani Palestinesi d'Italia
(Gpi), Unione Democratica Arabo-Palestinese (Udap), Adl Cobas,
Cub, Confederazione Cobas Lombardia, Sgb, Sial Cobas, Si Cobas,
Usi Cit, Usb Lombardia, Centro sociale Vittoria e Partito
Comunista dei Lavoratori.
"Il genocidio del popolo Palestinese e l'attacco ai diritti
dei lavoratori in Italia sono due facce della stessa medaglia:
un sistema economico che affama i popoli e saccheggia il pianeta
per finanziare guerre e armamenti. Mentre il governo italiano
taglia salari, sanità e istruzione, investe invece miliardi
nell'industria bellica, e alimenta il genocidio in Palestina. La
lotta del popolo palestinese è la lotta di tutte e tutti noi
contro lo sfruttamento, contro la guerra, per un mondo di
giustizia e libertà", ha affermato Walter Montagnoli, segretario
nazionale della Cub.
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