Per le Regionali nelle Marche M5s,
Dipende da Noi e Rifondazione chiedono di "fare tutti un passo
indietro per farne dieci in avanti". "Stiamo lavorando per
cercare di costruire un progetto comune, - scrivono - una
proposta nuova e discontinua per le Marche. Dovremo farlo
insieme, proseguendo speditamente sia nel tavolo programmatico
tra le forze politiche, sia nel dialogo con le forze sociali,
culturali e civili più vive delle Marche, lavorando con rispetto
e coerenza, lungimiranza e sintonia". Un invito "rivolto a tutte
le forze politiche che stanno partecipando al tavolo dal quale
possa nascere una coalizione progressista in vista delle
prossime elezioni regionali".
"Insieme - affermano in perfetta sintonia il coordinatore
regionale M5s Giorgio Fede, i coordinatori di Dipende da Noi,
Roberto Mancini e Paola Petrucci, e i segretari marchigiani del
Prc Rossana Montecchiani e Gabriele Marcozzi - si sta cercando
di realizzare un programma concretamente alternativo all'oscura
e fallimentare esperienza di governo nelle Marche delle destre,
ma anche capace a dare risposte ai tanti problemi irrisolti del
passato che hanno aperto la strada all'attuale compagine di
governo. Un programma costruito con un metodo che in regione
riesca a concretizzare l'alternativa sociale e politica, a
partire dai bisogni, dai conflitti e dalle aspirazioni dei
marchigiani. È un segnale di speranza che ci auguriamo coinvolga
sempre più anche le forze vive della nostra società che
testimoniano ogni giorno, con le lotte e con le idee, il
desiderio di una trasformazione della situazione data".
Quanto all'ipotesi di candidatura dell'europarlamentare dem
Matteo Ricci, le tre forze osservano: "le scelte della
rappresentanza, in particolare del candidato presidente, non
solo possono manifestarsi solo insieme e dopo una ricerca
comune, ma dovrebbero mostrare un profilo coerente con questi
impegni come elemento convintamente garante di questo sforzo
collettivo". "E' sicuramente legittimo - chiosa no M5s, Dipende
da Noi e Prc - che il Pd abbia una propria proposta di
candidato, individuato in Matteo Ricci. Ma questa non è affatto
un'investitura per l'intera coalizione. Anzi, il fatto che
l'europarlamentare abbia già avviato una propria personale
campagna elettorale non agevola lo sforzo comune per la ricerca
di un accordo unitario. Tanto più se si considerano alcune sue
scelte recenti, come il voto favorevole alla relazione sul
riarmo e la difesa dell'Unione Europea, che denotano un
atteggiamento incongruente con l'urgenza di agire per la pace
con mezzi di pace in Europa, in Italia e in ogni regione".
Da qui l'invito a "tenere un atteggiamento più sobrio":
"occorrerebbe che tutti facessero un passo indietro, per farne
insieme dieci in avanti. Sobrietà di chi si mette a disposizione
e si interroga sul come poter unire al meglio anime in qualche
modo diverse. Si lavori tutti con il giusto metodo corale -
chiedono le tre forze - per far maturare questa unione che può e
deve rappresentare una novità reale, trasformativa e
coinvolgente per le Marche".
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