Informare la vasta platea degli
italiani residenti all'estero sui vantaggi e le caratteristiche
della Flat Tax al 7%, lo strumento rivolto ai cittadini
pensionati che scelgono di venire a vivere in Italia e, più
precisamente, nell'Appennino centrale. È il principale obiettivo
del Protocollo d'Intesa siglato oggi a Roma, a Palazzo Wedekind,
dal Commissario Straordinario al sisma 2016 Guido Castelli e
dalla segretaria generale del Consiglio Generale degli italiani
all'estero Maria Chiara Prodi. All'evento hanno preso parte
anche il vicesegretario Generale per l'Europa e l'Africa del
Nord Giuseppe Stabile, principale artefice dell'accordo per
parte Cgil, gli altri componenti del Comitato di Presidenza
dell'organo e il senatore Roberto Menia, Segretario Generale del
Comitato Tricolore per gli Italiani nel mondo.
Lo sviluppo dell'Appennino centrale, ricorda la struttura
commissariale, "è strategico per promuoverne la rinascita del
cratere sisma e per contrastare il fenomeno dello spopolamento,
che affliggeva questi territori già prima che venissero colpiti
dagli eventi catastrofali del 2016-2017". In quest'ottica "la
Flat Tax al 7% può rappresentare una leva di crescita e rilancio
utile e funzionale. Si tratta di uno strumento fiscale già
attivo nel nostro Paese e dedicato ai cittadini pensionati
residenti all'estero da almeno cinque anni, percettori di un
reddito da pensione da un soggetto straniero, che vogliono
venire a vivere dell'Appennino centrale. Il cratere sisma 2016 è
una vasta area di circa 8mila chilometri quadrati compresa tra
le regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, composta da 138
comuni. Norcia, Cascia, Amatrice, Ascoli Piceno, Rieti, Spoleto,
Macerata, Fabriano, sono tra i più grandi e più noti tra i
comuni che si trovano al suo interno".
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