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PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO
(Arv) Venezia 29 apr. 2025 - Il Consiglio regionale del Veneto ha iniziato oggi l’esame del progetto di legge n. 307 “Disposizioni per favorire la sostituzione dei contenitori di prodotti ittici in polistirene con contenitori in materiale sostenibile”, a prima firma del consigliere e relatore per l’Aula Marco Dolfin (Lega-LV), correlatore il consigliere Jonatan Montanariello (Partito Democratico).
In sintesi, com’è stato ricordato nel corso della presentazione del provvedimento legislativo, la nuova disciplina intende incentivare, ai fini della sostenibilità ambientale, l'utilizzo di cassette di plastica in luogo di quelle di polistirolo per il trasporto del pesce. Nel dettaglio, la legge definisce finalità e modalità per la sostituzione dei contenitori di prodotti ittici in polistirene con contenitori in materiale sostenibile rispondente ai criteri definiti dal Regolamento (UE) del 13 giugno 2024, n. 2024/1781/UE, prevedendo la stipula di intese tra Giunta regionale e soggetti pubblici o privati per l’attuazione di quanto previsto, nonché campagne di informazione presso i soggetti operanti nel settore della pesca e i consumatori, per le quali sono stati stanziati 20mila euro per gli esercizi 2025 e 2026. “Servono - ha sottolineato il relatore Dolfin, sostenuto successivamente anche dal collega Giuseppe Pan (Lega-LV) e dai consiglieri Stefano Valdegamberi (Gruppo misto) e Tommaso Razzolini (Fratelli d’Italia) - un cambio di rotta e uno stile diverso di gestione: attraverso l’impegno congiunto tra istituzioni, cittadini e imprese credo che questo progetto di legge possa essere un primo passo verso un futuro più sostenibile e per tutto l’ecosistema”.
Nel corso della correlazione, il consigliere Montanariello ha sottolineato come l’esigenza di conciliare produzione sostenibile e rispetto ambientale, con particolare riferimento al settore ittico, venga colta dalla proposta legislativa sottoposta al giudizio dell’Aula, rilevando tuttavia il rischio che la legge “Serva solo a guadagnare una ‘medaglietta ambientale’ da affiggere al petto, dimenticando altri problemi come il consumo di suolo o la qualità dell’aria, nel quadro di un settore, quello della pesca, che peraltro vive una crisi senza precedenti. La legge rischia di essere un bellissimo manifesto d’intenti che non porta però risultati concreti a favore del comparto, a fronte anche di un insufficiente stanziamento di risorse”.
Il consigliere di Europa Verde Andrea Zanoni - sostenuto poi dal proprio capigruppo Renzo Masolo - oltre a ribadire l’insufficienza delle risorse e ad auspicare ulteriori finanziamenti per monitoraggi delle acque e ricerca sui materiali, ha sottolineato “L’approccio volontaristico sotteso dalla proposta legislativa che utilizza termini come ‘favorisce’, ‘promuove’, ‘sostiene’, ma non contiene obblighi concreti, divieti o tempistiche di attuazione”.
L’esame della proposta di legge proseguirà nel corso della prossima seduta del Consiglio.
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