Quasi duemila firme per salvare
Casa Manfredi, l'unica casa partigiana del Comune di Reggio
Emilia sulla quale campeggia il murales 'Partigiano reggiano'
ben visibile anche dall'autostrada. Oggi pomeriggio, al termine
della seduta del Consiglio regionale, una delegazione di dieci
reggiani è stata ricevuta a Bologna dal presidente Bonaccini e
da Emma Petitti, presidente dell'Assemblea legislativa. Ad
accompagnare il gruppo l'assessore alla Casa e alla
Partecipazione, Lanfranco de Franco, Alessia Remondini di Anpi,
Simonetta Gilioli e Giorgio Paterlini di Istoreco, Anna Salsi,
Maurizia Fiorani, Marina Ligabue e Dario De Lucia dell'Anpi di
Villa Sesso, che lo scorso maggio ha promosso la petizione
popolare che chiedeva di mettere in sicurezza permanente la casa
dove vissero i fratelli Manfredi, martiri della Resistenza.
La delegazione ha sottolineato come Casa Manfredi abbia
bisogno di un'importante ristrutturazione. È urgente mettere in
sicurezza l'edificio per evitarne il crollo e il danneggiamento
del murales intitolato al 'Partigiano reggiano', ma anche
riqualificare l'area verde a disposizione di scolaresche e
visitatori di ogni età, ha spiegato. Per questo da un
laboratorio di cittadinanza è emersa l'idea di indire un
concorso di idee.
Casa Manfredi è stata una casa di latitanza utilizzata dai
giovani partigiani come rifugio e punto d'appoggio. Il percorso
storico per recuperarla è iniziato con la sua riapertura nel
2019 e, nell'anno successivo, con la realizzazione della grande
opera murale di street art intitolata al 'Partigiano Reggiano'
(dalla canzone di Zucchero Fornaciari), collocato nella facciata
nord della casa e visibile dalla A1. Inaugurata il 27 settembre
2020 e realizzata dagli artisti Neko e Maik, l'opera voluta da
Istoreco, Anpi e Comune di Reggio Emilia è divenuta una "nuova
porta" della città. Il murale rappresenta i cinque membri della
famiglia Manfredi - il padre Virginio e i figli Alfeo, Gino,
Aldino e Guglielmo - ritratti insieme a Ferdinando Miselli e ai
figli Remo e Ulderico, uccisi dai fascisti durante l'eccidio di
Villa Sesso, di cui oggi ricorre il 79esimo anniversario.
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