"Mischiato con il rammarico di
vedere le pagine dei giornali cariche di ingordo gossip
superficiale e contradditorio sulla delicata fase della scelta
di un nuovo Pastore per la Chiesa universale, riconosco nel mio
cuore un sentimento di stima e apprezzamento per la postura
saggia, sobria e pacata di don Angelino anche nel gesto
ufficiale di rinuncia al dovere di partecipare al Conclave per
eleggere il nuovo pontefice. In questo clima così accanito che
vorrebbe definire i confini degli avversari, inquadrare gli
schieramenti e anche le regole di un braccio di ferro tra "pro e
contro Bergoglio", emerge infatti l'incrollabile certezza
dell'affetto che il cardinal Becciu nutriva per la persona di
papa Francesco". Inizia così una lettera aperta del vescovo di
Ozieri Corrado Melis che esprime solidarietà e "la profonda
amicizia che lega don Angelino alla mia persona e a questa sua
cara terra diocesana di Ozieri".
"Personalmente sono sconcertato proprio per la distanza e la
dissonanza tra il vociare eguagliato dei media sull'affaire
Becciu e la semplicità e autenticità dello stesso Cardinale.
Ancora una volta il popolo della rete ha bisogno di panem et
circenses per fare da spettatore allo spettacolo delle divisioni
all'interno della Chiesa. Ma, ancora una volta, lo Spirito Santo
saprà sorprendere e lavorare anche con le sporcizie e
macchinazioni umane - aggiunge il prelato - Riguardo poi alla
reazione del Cardinale, mi piace proprio e raccolgo con grande
stima la testimonianza di mitezza evangelica che percepisco
dalla sua persona. In perfetta coerenza con il suo stile, che
noi suoi amici e fratelli di ministero sappiamo essere plasmato
dalla spiritualità del crocifisso abbandonato e risorto, ha
fatto della mitezza un'arte da affinare sempre meglio al
crogiuolo delle costanti tempeste che da quasi 5 anni
aggrediscono la sua storia"
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