Nel 2025 aumentano a 24,5 milioni
di euro le risorse che il Fondo di Beneficenza ed opere di
carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo, in capo alla
presidenza della banca, potrà distribuire a enti del Terzo
settore.
Dal 2016 il Fondo di Beneficenza ha erogato 130 milioni di
euro a 7.700 progetti interessando persone e famiglie in
difficoltà, giovani, donne, per colmare il divario educativo e
digitale, contrastare la povertà e fornire una risposta concreta
alle crescenti disuguaglianze.
Definite anche le linee guida 2025-2026 del Fondo, il
documento che ne indirizza l'attività nei prossimi due anni. Tre
le tematiche prioritarie di azione: l'espansione delle azioni di
welfare sanitario di prossimità; la valorizzazione delle
potenzialità dell'Italia meridionale e insulare, per il
contrasto alla dispersione scolastica, lo sviluppo delle aree
interne e il sostegno all'imprenditoria giovanile in questi
territori; l'inclusione sociale di persone migranti e rifugiati
in stato di fragilità sociale, economica, psicologica e
linguistica.
Nel 2024 sono stati erogati circa 23 milioni di euro (+22%
rispetto al 2023) con 934 mila beneficiari diretti in prevalenza
sul territorio nazionale (89% del totale).
Il Fondo di beneficenza svolge un "ruolo speciale in questo
ambito e anche nel 2025 concentrerà le sue risorse, oltre 24
milioni di euro, in programmi volti a ridurre i divari sociali
ed educativi che limitano il pieno sviluppo delle persone e del
Paese intero", afferma il presidente di Intesa Sanpaolo Gian
Maria Gros-Pietro. "Nel prossimo biennio - aggiunge -
particolare attenzione verrà posta al welfare sanitario,
all'accoglienza e all'inclusione".
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