Nuovo giorno di disagi per viaggiatori e pendolari a causa dello sciopero nazionale di 8 ore, dei lavoratori delle ferrovie proclamato da Filt Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti
Caos alla stazione Termini di Roma, con cancellazioni e ritardi, anche di 90 minuti, sia per gli arrivi sia per le partenze. Cancellati i treni diretti per Milano, Napoli, Venezia, Pisa, e Trieste. Così, tra le altre corse, annullati anche gli arrivi da Bolzano e Bari. Cancellazioni per i regionali, da Fiumicino aeroporto e Frascati, e circa 90 minuti di ritardo per le partenze da Termini verso Cassino, Minturno e Civitavecchia, e 70 in direzione Latina. File agli infopoint, con i passeggeri intenti a controllare i tabelloni e cercare soluzioni possibili.
Disagi alla stazione di Bologna: scorrendo i monitor dello scalo emiliano, si registrano, in partenza, 8 treni cancellati e 11, tra quelli a lunga percorrenza e regionali, a riportare ritardi compresi tra i 5 e i 75 minuti. A mostrare i maggiori ritardi un treno diretto a Monaco di Baviera con 50 minuti, uno diretto a Napoli con 30 minuti e uno a Milano con 75 minuti. Sul versante degli arrivi risultano cancellati 9 convogli e 8 a registrare ritardi compresi tra i 5 e i 75 minuti: tra questi un convoglio in arrivo da Terni con 45 minuti, uno da Bari con 55 minuti e uno da Pescara con 75 minuti. Nell'atrio della stazione centrale tanti i passeggeri a scrutare i monitor con gli orari dei treni e impegnati a cercare agli sportelli dei servizio informazioni soluzioni di viaggio.
Treni a lunga percorrenza in partenza da Milano in gran parte cancellati, ma anche qualche convoglio regionale, e una lunga fila di passeggeri impegnati a cercare allo sportello apposito altre soluzione in viaggio. Rassegnazione tra chi è giunto nel capoluogo lombardo con gli ultimi treni 'sicuri'. "Vediamo a fine giornata quale sarà la situazione per tornare a casa".
Per chi intendeva raggiungere l'aeroporto di Malpensa con il Malpensa express sono stati istituiti autobus sostitutivi senza fermate intermedie che partiranno da Cadorna.
Disagi anche nelle stazioni torinesi: tra i treni cancellati c'è anche un Frecciarossa per Roma che avrebbe dovuto partire alle 13.50; soppresso anche un regionale veloce per Milano delle 12:52 e alcuni treni regionali, in particolare quelli in arrivo dalle Valle di Susa. In mattinata lievi ritardi per treni in arrivo da Lecce e Perugia alla stazione di Porta Nuova, la principale del capoluogo piemontese.
E' stata del 90% l'adesione allo sciopero del personale dei servizi ai treni in Veneto che ha comportato la cancellazione della stragrande maggioranza dei convogli. Sui tabelloni nelle stazioni ferroviarie della regione sono un susseguirsi di voci di cancellazione. Il dato è della Fit-Cisl che rileva che allo sciopero hanno concorso capitreno, macchinisti, capistazione e operai della manutenzione.
Ritardi e cancellazioni alla stazione di Napoli Centrale. Cancellati i Frecciarossa diretti a Milano delle ore 9,55, 10,20 e 10,55 cosi come il Regionale delle 9,29 destinazione Caserta.
Alle ore 10 si terrà un presidio sindacale davanti all'ingresso principale della stazione a piazza Garibaldi.
Lunghe file davanti agli infopoint di Trenitalia, i passeggeri controllano i tabelloni delle partenze e degli arrivi per trovare soluzioni alternative ai collegamenti cancellati.
A Foggia e in provincia si registra un'adesione al 70 per cento allo sciopero. "Entro le 17 il dato potrebbe essere molto più alto - spiega Alessandro La Torre, responsabile trasporto ferrovie e servizi della Fit Cisl -. Chiediamo scusa agli utenti per i disagi arrecati ma siamo a tutelare i diritti di quasi 100mila lavoratori a livello nazionale, tremila circa tra Foggia e provincia". I lavoratori rivendicano "il rinnovo del contratto collettivo nazionale in tempi rapidi, che recuperi il potere d'acquisto perso negli anni; l'adeguamento delle declaratorie professionali a seguito delle nuove realtà presenti nel Gruppo Fs e appalti Fs; regole certe ed esigibili nelle clausole sociali degli appalti; orari che garantiscano una vera conciliazione vita-lavoro".
I rappresentanti sindacali hanno fatto un volantinaggio all'interno della stazione ferroviaria di Foggia per spiegare all'utenza le ragioni della protesta e dei disagi arrecati ai viaggiatori.
Disagi e cancellazioni anche in Sardegna nelle principali stazioni dell'Isola.
Revocato lo stop di venerdì per gli aerei
Disagi in arrivo oggi per chi viaggia in treno per lo sciopero nazionale di otto ore nelle ferrovie. Mentre è stato cancellato lo stop di quattro ore previsto per venerdì prossimo nel settore aereo.
Dalle 9 alle 17 incrocerà le braccia il personale del Gruppo Fs, servizi ferroviari, gestore dell'infrastruttura ferroviaria e di varie società da parte di quasi tutti i sindacati di categoria: Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl ferrovieri, Fast-Confsal, Orsa. Nella protesta non è coinvolto il personale di Italo, spiegano fonti sindacali. Fs avverte che lo sciopero potrebbe avere "impatti sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali" di Frecce, Intercity e treni del Regionale di Trenitalia. Il Gruppo invita, quindi, i viaggiatori a informarsi sui vari canali prima di recarsi in stazione.
Le sigle sindacali premono per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro della mobilità attività ferroviarie e per il rinnovo del contratto aziendale del Gruppo Fs, entrambi scaduti il 31 dicembre 2023. Alla stazione di Napoli Centrale si terrà anche un sit in dei lavoratori dalle 10 alle 14.
Sulla vicenda è intervenuto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. "Sul rinnovo dei contratti conto che le aziende si avvicinino alle richieste e che maggio non sia un mese con uno sciopero al giorno", ha detto il ministro, a margine di un convegno sulla sicurezza del Trasporto ferroviario a Milano, sottolineando che "il diritto allo sciopero è sacrosanto, ma fare nei trasporti quasi uno sciopero al giorno non aiuta lavoratrici e lavoratori che utilizzano il trasporto pubblico". Per cui "mi auguro che il diritto allo sciopero venga esercitato nel rispetto di tutti i lavoratori", ha aggiunto Salvini.
E con l'obiettivo di trovare un'intesa, si è svolto ieri al Mit un tavolo tra parti datoriali e sindacati. "Da parte nostra già a fine sciopero siamo disponibili per una trattativa no-stop ma riteniamo urgente e imprescindibile dare una risposta in termini di salario, normativa e welfare ai circa 100 mila lavoratori e lavoratrici a cui si applicano i due contratti", hanno spiegato Filt Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti al termine dell'incontro, specificando che non c'è stato nessun invito da parte del Ministero a revocare lo sciopero del 6. Inoltre "abbiamo anche chiesto ai rappresentanti del Mit di lavorare sul tema delle aggressioni per adottare misure di contrasto ancora più severe e quindi più efficaci", hanno aggiunto.
Salvini ha spiegato che nel settore ferroviario "stiamo mettendo uomini, soldi e con il Dl Sicurezza più possibilità di intervento alle Forze dell'ordine: penso al taser, che da ministro accompagnai nella sperimentazione e che la sinistra non voleva e che adesso in tanti vogliono". E per quanto riguarda la sicurezza "stiamo investendo come mai in precedenza", ha precisato il ministro. Alle questioni legate alla sicurezza nel settore, "rispondiamo con i fatti e con più di mille ragazzi e ragazze di Fs security che chi viaggia vede nelle stazioni e a bordo dei treni: l'obiettivo è arrivare a 1.500 con delle bodycam, per tutelare il lavoro delle Ferrovie dello Stato", ha concluso Salvini.
Quello di domani è solo uno dei circa trenta scioperi che sono in programma nel settore dei trasporti, sia a livello locale che nazionale, questo mese di maggio. E' stato, invece, cancellato lo stop di quattro ore nel trasporto aereo della Cub, previsto per il 9 maggio. Sciopero revocato dalla stessa sigla sindacale dopo l'intervento dell'Autorità. Usb ha poi deferito al 17 maggio prossimo lo sciopero delle attività ferroviarie originariamente previsto per domani.
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