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Appalti, strumento Ue Paesi terzi

Appalti, strumento Ue Paesi terzi

Per garantire accesso aziende a gare internazionali

BRUXELLES, 29 gennaio 2016, 16:38

Redazione ANSA

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La Commissione europea ha presentato una nuova proposta di 'Strumento per gli appalti internazionali (IPI)', che permetterà l'accesso trasparente delle imprese europee a tutti gli appalti pubblici a livello mondiale. Parliamo di settori come edilizia, trasporti pubblici, apparecchiature mediche, farmaceutiche, elettriche e prestazione di determinati servizi professionali su larga scala.
    Oltre a permettere alle realtà europee di accedere agli appalti di beni e servizi dei Paesi europei ed extra Ue, il nuovo strumento consentirebbe alla Commissione europea di accertare eventuali discriminazioni perpetuate ai danni proprio delle realtà europee e di contrastarle sul nascere. La proposta della Commissione sottolinea che, per evitare effetti indesiderati, questo nuovo strumento non si applicherà ai Paesi con economie poco sviluppate, non riguarderà gli appalti pubblicati dalle piccole e medie imprese bensì solo i contratti al di sopra di un determinato valore e, in linea generale, l'intera sua applicazione sarà limitata ai campi per i quali potrà effettivamente comportare dei benefici.
    Secondo la Commissaria Ue al commercio internazionale, la svedese Cecilia Malmstrom, si tratta di "uno strumento utile per l'economia, i consumatori e per un utilizzo responsabile dei fondi pubblici". Positiva anche la Commissaria Ue all'industria, la polacca Elzbieta Biekowska: "Vogliamo permettere alle aziende europee di accedere liberamente ai mercati degli appalti pubblici extra europei allo stesso modo di come le aziende dei Paesi terzi possono oggi accedere al mercato Ue".
   

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