La Commissione europea ha
presentato una nuova proposta di 'Strumento per gli appalti
internazionali (IPI)', che permetterà l'accesso trasparente
delle imprese europee a tutti gli appalti pubblici a livello
mondiale. Parliamo di settori come edilizia, trasporti pubblici,
apparecchiature mediche, farmaceutiche, elettriche e prestazione
di determinati servizi professionali su larga scala.
Oltre a permettere alle realtà europee di accedere agli appalti
di beni e servizi dei Paesi europei ed extra Ue, il nuovo
strumento consentirebbe alla Commissione europea di accertare
eventuali discriminazioni perpetuate ai danni proprio delle
realtà europee e di contrastarle sul nascere. La proposta della
Commissione sottolinea che, per evitare effetti indesiderati,
questo nuovo strumento non si applicherà ai Paesi con economie
poco sviluppate, non riguarderà gli appalti pubblicati dalle
piccole e medie imprese bensì solo i contratti al di sopra di un
determinato valore e, in linea generale, l'intera sua
applicazione sarà limitata ai campi per i quali potrà
effettivamente comportare dei benefici.
Secondo la Commissaria Ue al commercio internazionale, la
svedese Cecilia Malmstrom, si tratta di "uno strumento utile per
l'economia, i consumatori e per un utilizzo responsabile dei
fondi pubblici". Positiva anche la Commissaria Ue all'industria,
la polacca Elzbieta Biekowska: "Vogliamo permettere alle aziende
europee di accedere liberamente ai mercati degli appalti
pubblici extra europei allo stesso modo di come le aziende dei
Paesi terzi possono oggi accedere al mercato Ue".
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