La nave scuola Amerigo Vespucci continua a incantare i visitatori nella tappa brindisina del tour Mediterraneo, mentre il villaggio IN Italia racconta storie di successo con il forum organizzato dall'ANSA. In apertura la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha parlato di inclusività, di investimenti sulla persona, di scuola, di Costituzione e di luoghi comuni da superare, partendo dalla riforma sulla disabilità che intende mettere in campo uno strumento nuovo.
"Quello a cui mi riferisco - ha spiegato la ministra dopo l'appassionato intervento di due giovani con sindrome di down che lavorano rispettivamente come pasticcera e come cameriere in locali della zona - è il progetto di vita che tiene insieme tutto: dalla parte scolastica al dopo di noi, e a tutti gli aspetti della vita di una persona, anche quelli sanitari".
Per la ministra "all'Italia per essere veramente inclusiva serve che tutti si rendano conto che se credi negli altri, se dai opportunità, se investi sulle persone, allora per tutti può diventare occasione di crescita, di coesione tra le comunità. Se continuiamo a lasciare indietro qualcuno non ce la facciamo più anche economicamente a sostenere solo il pensiero dell'assistenza, dell'assistenzialismo, della parte sanitaria".
Intervistati Simona Rapastella, direttore generale di Federunacoma, federazione dei costruttori di macchine del sistema agricoltura all'interno di Confindustria, e Lisa Nitti, marketing communication manager Borgo Egnazia, che nel giugno dello scorso anno ha ospitato il G7.
"Siamo leader a livello internazionale - ha ricordato Rapastella - nella produzione di ogni genere di mezzo agricolo. Federunacoma si articola in sette associazioni di categoria che rappresentano tutte le tipologie. Svolgiamo tante cose per essere possibilmente nel mondo, come l'Amerigo Vespucci, ambasciatori dell'eccellenza agromeccanica del made in Italy".
Lisa Nitti ha invece portato l'esperienza di Borgo Egnazia, "nata come visione molto innovativa, come un sogno, da parte della famiglia Melpignano, un gesto di amore verso questo territorio. La signora Marisa e il marito Sergio decisero di trasformare la propria dimora di famiglia in una masseria capace di accogliere ospiti internazionali di alto livello che potevano in tal modo scoprire la Puglia attraverso un'esperienza autentica". Fu "l'inizio della storia, di un trend - ha spiegato - che ormai caratterizza il turismo di questa regione. Poi è arrivato un progetto pazzesco, che aveva qualcosa di folle nel senso positivo del termine". Non solo, ha concluso, come "luogo di vacanza ma un posto che racconta questa maravigliosa regione da tutti i punti di vista. Gli ospiti scoprono aneddoti, curiosità, si sentono accolti come se fosse un grandissimo contenitore di storie ed esperienze".
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