(v. >ANSA-BOX/Presidente Umbria,'contro me...' delle 18.22)
"Esprimiamo la nostra piena
solidarietà alla presidente della Regione Stefania Proietti per
gli insulti, le minacce e le denigrazioni subite sui social. Si
tratta di comportamenti inaccettabili che condanniamo senza
esitazioni, tanto più perché non colpiscono un singolo
schieramento, ma rappresentano una deriva generalizzata che
investe l'intero dibattito pubblico": ad affermarlo sono i
consiglieri regionali di opposizione in Umbria Paola Agabiti,
Matteo Giambartolomei ed Eleonora Pace, Fratelli d'Italia, Nilo
Arcudi, Umbria Civica - Tesei Presidente, Enrico Melasecche e
Donatella Tesei, Lega, Lega, Laura Pernazza e Andrea Romizi,
Forza Italia. "Un segnale preoccupante di una società in cui,
troppo spesso, gli odiatori seriali occupano la scena al posto
del confronto sui temi concreti" evidenziano.
"Sappiamo bene cosa significhi - dicono i consiglieri di
opposizione in una nota -, perché lo viviamo quotidianamente
nell'esercizio della nostra attività politica. E proprio per
questo la nostra condanna è netta, così come la nostra vicinanza
sul piano umano. Allo stesso tempo, crediamo che questa condanna
non debba mai diventare pretesto per confondere i piani: il
rifiuto dell'odio non può e non deve diventare l'occasione per
delegittimare l'opposizione, che sta svolgendo il proprio ruolo
con chiarezza, responsabilità e fermezza. Stiamo contestando,
nel merito, una manovra nata da presupposti sbagliati e
accompagnata da comunicazioni distorte, basate su dati
inesistenti e falsati. Rigettiamo l'odio in ogni sua forma, ma
riteniamo imprescindibile che ci sia quel confronto serio e
leale che negli anni precedenti è mancato a causa di
un'opposizione che ha preferito fare principalmente propaganda,
mistificare la verità, e concentrarsi su un attacco personale
nei confronti di coloro che amministravano la Regione, in modo
particolare della governatrice. Nella precedente legislatura
abbiamo assistito a una sinistra arrogante, che ha messo in moto
una vergognosa macchina denigratoria e ha tenuto spesso un
approccio scandalistico e propagandistico. Ribadiamo il nostro
deciso e convinto no all'odio, senza però rinunciare mai al
confronto. Solidarietà senza ambiguità, ma non resteremo in
silenzio in merito a ciò che riteniamo politicamente sbagliato".
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