Un prelievo di tessuto cerebrale
su un tumore profondo, necessario per effettuare la biopsia,
eseguito tramite un robot. L'innovativo intervento, tra i primi
realizzati in Italia, è stato effettuato su un uomo di 67 anni
da Francesco Abbate, nel reparto di Neurochirurgia dell'ospedale
de L'Aquila, diretto da Alessandro Ricci.
Nell' esecuzione, Abbate è stato affiancato dall'anestesista
Paola Trecco e dalla dr.ssa Hambra Di Vitantonio. L'adozione
dell'avanzata tecnologia ha permesso di compiere un prelievo di
tessuto altrimenti impossibile con la chirurgia tradizionale.
Il tumore, situato in profondità, era collocato nella
regione del sub talamo dell'emisfero cerebrale sinistro.
L'intervento è il risultato di una complessa integrazione tra il
sistema di neuro-navigazione, già in uso alla Neurochirurgia
aquilana, e un braccio robotico in grado di allineare e
posizionare autonomamente gli strumenti chirurgici. Si tratta
di una procedura mini-invasiva a elevatissima precisione che,
attraverso un foro di accesso di pochi millimetri, rende
possibile intervenire sulla lesione ed eseguire i prelievi
necessari per la successiva biopsia.
Il reparto prevede l'utilizzo del sistema robotico,
oltreché per le biopsie cerebrali, anche per eseguire impianti
di elettrodi cerebrali profondi per il trattamento dei disturbi
del movimento e per il posizionamento di elettrodi cerebrali
profondi per la registrazione dell'attività elettrica cerebrale
in caso di malattia epilettica. La procedura eseguita dalla
struttura di neurochirurgia di L'Aquila è tra le prime praticate
in Italia, nell'ottica dell'investimento tecnologico messo in
atto negli ultimi anni da cui è scaturito un importante
riconoscimento, a livello nazionale, presso l'Accademia italiana
Limpe-Dismov per il trattamento chirurgico avanzato dei
disturbi del movimento. "E' un ulteriore tassello", spiega il
manager della Asl provinciale, Roberto Testa, "nel percorso di
crescente avanzamento tecnologico della neurochirurgia aquilana
che costituisce una risorsa non solo della sanità della
provincia ma anche della stessa regione".
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