"Abbiamo chiesto al Parlamento, e
finalmente è iniziato l'iter, una legge quadro in modo che al
prossimo disastro non si debba inventare un modello e fare un
nuovo decreto, ma avere una legge di riferimento che, all'esito
di un disastro, il giorno dopo sappia dire chi deve fare cosa".
Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio,
nel corso della trasmissione 'Start' su SkyTg24, alla vigilia
del 14/o anniversario del terremoto che il 6 aprile 2009 devastò
L'Aquila provocando 309 vittime. "La ricostruzione non è mai
stato un problema di fondi - ha aggiunto Marsilio - Il problema
è più sulle procedure e sulle normative, sulla necessità di
dotare di personale gli uffici".
"Una particolare ferita all'Aquila è costituita dal Duomo -
ha sottolineato Marsilio rispondendo alle domande di Giovanna
Pancheri - Il Santo Padre ci ha dato l'immenso privilegio di
venire all'Aquila e aprire la Porta Santa della basilica di
Collemaggio in occasione della Perdonanza, per la prima volta
negli oltre settecento anni di questo rito. Però il Duomo di San
Massimo è ancora fermo lì. Insieme al Duomo ci sono la curia
vescovile e gli edifici di tutto l'isolato che devono essere
ricostruiti insieme, una ricostruzione flagellata da una
complessità burocratica enorme. Spero che a breve, come
assicurato dalla direzione competente del ministero della
Cultura, possiamo bandire finalmente la gara e assegnare
l'appalto, spero, prima della fine del mio mandato, di vedere
almeno il cantiere aperto".
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