Entro 48 ore, tempo necessario
per lavori tecnici, saranno interrotte le sospensioni della
fornitura idrica nella provincia di Chieti grazie al recupero
della portata della Sorgente del Verde, rivitalizzata dallo
scioglimento della neve: ad annunciarlo in una conferenza stampa
è stato il presidente della Sasi - la società che gestisce
servizio idrico e depurazione di 87 Comuni del Chietino -
Gianfranco Basterebbe.
"La Sorgente del Verde - ha spiegato - ha recuperato la
portata grazie alla neve che lentamente si sta sciogliendo
producendo benefici effetti alle quattro pompe ancora accese. Si
può disporre di un quantitativo di acqua, 1.100 litri al
secondo, che ci permette di evitare le chiusure legate a una
necessaria razionalizzazione della risorsa. Abbiamo in questi
mesi mantenuta sempre alta l'attenzione nei confronti del
settore idrico, con azioni concrete e incontri, con
l'amministrazione di Lanciano e di altri Comuni, con il
Prefetto, con l'assessore regionale Emanuele Imprudente che ha
sempre mostrato comprensione per i problemi esposti e per le
richieste fatte. Per fortuna ci siamo lasciati alle spalle
un'estate drammatica che probabilmente avevamo sottovalutato
nelle difficoltà che poi si sono verificate".
Il presidente ha tenuto a puntualizzare che la Sasi è una
società solida e affidabile "bancabile da due anni e questo non
è un aspetto trascurabile, anzi ci permette movimenti che
altrimenti non potremmo fare. Intanto continuano i lavori di
ricerca perdite sui 16 Comuni: siamo a buon punto tant'è che a
fine anno gran parte degli interventi saranno ultimati, in
anticipo con i tempi previsti. Contiamo di recuperare il 39%
delle perdite così come stabilito nel progetto accolto e
finanziato con 15 milioni di euro. Si tratta di un'operazione
fondamentale per recuperare acqua, la dispersione purtroppo è
considerevole anche per noi, non siamo al 70% perdite come
Chieti, ma ci attestiamo comunque sul 55-60% e non è poco. La
soluzione definitiva può essere data solo dalla sostituzione dei
tubi più ammalorati, alcuni risalgono ai primi del '900, ma i
costi sarebbero talmente esorbitanti che diventa impraticabile
una soluzione di questo tipo. Basti pensare che solo la Sasi ha
una rete di 4.800 chilometri".
Proseguono anche i lavori per la realizzazione del
potabilizzatore, "se lo avessimo avuto nei mesi scorsi, saremmo
riusciti a contenere i disagi, avremmo potuto avere qualche
problema ma certo non quelli che si sono verificati".
Non è migliorata solo la condizione della Sorgente del Verde,
principale fonte di approvvigionamento, segnali positivi
arrivano anche dall'Avello e dal Sinello.
"Per quanto riguarda il Sinello, su un finanziamento regionale
di 9 milioni e 430 mila euro, stiamo valutando la possibilità di
utilizzare 1 milione e mezzo per risolvere la situazione legata
ai 12 tubi flessibili che devono essere necessariamente
sostituiti, stiamo inoltre verificando quali possibilità ci sono
per recuperare altri 20 litri da Surienze e Montazzoli. Sarebbe
un grande risultato - ha continuato il presidente - se si
considera che il Sinello è la sorgente che ha avuto maggiori
disagi durante l'emergenza con paesi tipo Tornareccio che
avevano l'acqua solo per qualche ora al giorno e siamo dovuti
intervenire con autobotti e depositi di distribuzione.
Recuperare alcuni litri perciò significa molto, rimarrebbero
fuori solo alcuni comuni che hanno sorgenti proprie".
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