Si è svolto ieri nell'aula convegni
del Mazzini un incontro fra la direzione strategica, il collegio
di direzione (composto dai capi dipartimento), i direttori di
Uoc e i responsabili di Uosd e Uos sanitarie. Il direttore
generale Maurizio Di Giosia, quello amministrativo Franco
Santarelli e quello sanitario Maurizio Brucchi hanno voluto
incontrare il personale medico per fare il punto della
situazione: tracciare un bilancio dell'anno appena trascorso e
fissare gli obiettivi per il 2025.
I tre direttori hanno poi ascoltato idee e suggerimenti dei
direttori e responsabili di unità operative sanitarie, recependo
una serie di indicazioni utili a meglio focalizzare l'attività
di governance dell'azienda sanitaria.
"Grazie al vostro lavoro e a quello delle vostre equipe", ha
dichiarato Di Giosia, "siamo riusciti a portare avanti un piano
di rientro severo, e soprattutto senza pregiudicare la qualità e
il livello dell'assistenza sanitaria. Abbiamo raggiunto questo
obiettivo perché è stato il frutto delle vostre proposte, perché
c'è stata una concertazione e non un'imposizione. Ora i
risultati ottenuti, però, vanno mantenuti, in particolare
nell'uso dei farmaci e dei dispositivi. Fra gli obiettivi che ci
poniamo voglio citare la mobilità passiva, in cui abbiamo già
ottenuto qualche miglioramento. L'aumento di produzione nel 2023
ha avuto effetti positivi sul tale problematica. Nel biennio
2023-24 abbiamo avuto un aumento della produzione di circa 17
milioni. Inoltre non possiamo ignorare il grande e grave
problema su cui ci dobbiamo tutti concentrare, quello delle
liste di attesa. Abbiamo aumentato la produzione, e questa è una
strada che non dobbiamo abbandonare. Per questo è importante che
anche voi ci aiutiate nella progettazione di soluzioni. Ci
troviamo in una situazione in cui è necessario agire per ridurre
le liste di attesa non solo per la diagnostica ma anche per gli
interventi chirurgici. Vi chiedo uno sforzo comune per
recuperare nei confronti dei cittadini l'immagine di un'azienda
in grado di assicurare un'assistenza "a tutto tondo".
Un altro obiettivo è anche l'effettiva presa in carico del
paziente che quando viene curato in ospedale, al Cup non deve
più tornare. Le richieste vanno gestite direttamente in reparto
con il Cup di secondo livello, che peraltro con il nuovo decreto
è diventato un obbligo di legge".
Gli incontri proseguiranno nei prossimi giorni con i
dirigenti amministrativi e relativi incaricati di funzione e poi
con gli incaricati di funzione dell'area sanitaria.
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