I cardiochirurghi dell'ospedale di
Teramo hanno eseguito con successo interventi innovativi su due
pazienti affette da fibrillazione atriale e da complesse
patologie valvolari multiple, una donna di 67 anni di Silvi e
una di 77 di Giulianova. La fibrillazione atriale è una delle
aritmie più comuni e consiste in un battito cardiaco rapido e
irregolare, che può provocare complicanze gravi come ictus e
insufficienza cardiaca, oltre a peggiorare la qualità della vita
del paziente.
L'intervento prevede l'ablazione chirurgica della
fibrillazione atriale, una tecnica che isola o distrugge i
focolai responsabili dell'aritmia, utilizzando tecnologie
avanzate come radiofrequenza o crio-ablazione. Questi metodi
permettono di ripristinare un ritmo cardiaco normale senza
danneggiare irreversibilmente il tessuto cardiaco.
Il successo degli interventi all'ospedale Mazzini è stato
reso possibile dalla professionalità e competenza di tutto il
personale sanitario, tra cui i cardiochirurghi che hanno
eseguito le procedure Francesco Massi e Augusto Pellegrini,
supportati dal team della sala operatoria cardiochirurgica e da
Valeria De Paolis, medico dell'unità operativa di Anestesia e
rianimazione post-operatoria cardiochirurgica, diretta da Marco
Cargoni. Durante gli interventi era presente anche Stefano
Benussi, uno dei massimi esperti europei in aritmologia e
ablazione chirurgica della fibrillazione atriale. Le due
pazienti stanno facendo ora riabilitazione cardiologica
all'ospedale di Sant'Omero.
Con questo intervento l'ospedale Mazzini si conferma
all'avanguardia nella cura delle aritmie cardiache. "L'ospedale
di Teramo continua a essere un punto di riferimento di
eccellenza per il trattamento delle aritmie cardiache complesse,
grazie alla competenza dei professionisti coinvolti e al
costante impegno nel proporre trattamenti innovativi,
personalizzati ed efficaci per migliorare la salute e la qualità
della vita dei pazienti", commenta il direttore generale,
Maurizio Di Giosia.
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