Divulgazione scientifica,
folklore e intrattenimento. Una combinazione vincente per il
Festival delle Città del Medioevo promosso dall'Università
dell'Aquila i cui organizzatori registrano il successo con una
media di 100-150 presenze a conferenza e danno appuntamento al
prossimo anno.
"C'è stata una grande risposta da parte della città - ha
commentato il professore Amedeo Feniello - abbiamo registrato un
pienone anche nella giornata di domenica, atto conclusivo della
cinque giorni, ottenendo un risultato eccellente".
Un confronto a tutto campo con nomi importanti tra cui il
regista Pupi Avati, lo storico Franco Cardini, lo scrittore
Alessandro Vanoli, oltre a Maria Giuseppina Muzzarelli, José
Enrique Ruiz Domènec, Marina Montesano, Melania Mazzucco.
Tanti gli spunti tirati in ballo che hanno intrecciato la
filosofia e l'architettura, la moda e l'urbanistica, il mondo
del fantasy, la storia dell'arte, dei commerci, delle città e
della città dell'Aquila. Diversi gli incontri e le letture
promossi in collaborazione con l'associazione 'Volta la Carta',
tra i protagonisti Giuseppe Tomei, Valeria Valeri e Antonella
Finucci. Soddisfazione da parte dell'archeologo Alfonso
Forgione, anche lui tra gli organizzatori per conto di Univaq.
"L'Auditorium di Renzo Piano è stato costantemente pieno di
gente - ha confermato il rettore di Ateneo, Edoardo Alesse -
siamo soddisfatti di quello che abbiamo vissuto anche perché è
nostra intenzione stabilizzare questo evento, rendendolo un
appuntamento fisso di divulgazione scientifica". Di qui, la
conferma dell'appuntamento almeno per il 2024.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA