Per Snam si chiude un
triennio di impegno sul fronte della "flessibilità e della
sostenibilità". Lo afferma l'amministratore delegato Stefano
Venier intervenendo all'ultima assemblea del suo mandato.
In particolare Snam ha dato una "forte spinta ad adottare
infrastrutture flessibili, passando da 6 a 19 miliardi di metri
cubi gas naturale liquefatto (Gnl), un dato che crescerà
ulteriormente perché non tiene conto del rigassificatore di
Ravenna che sta offrendo in questi giorni la capacità per il
primo carico commerciale".
"Lo stoccaggio - prosegue il manager - ha assunto ruolo
strategico di stabilizzatore della volatilità sui prezzi e come
ha dimostrato in Europa quest'inverno, ha funzionato da elemento
stabilizzante per il sistema elettrico dovuto alla non
prevedibilità delle fondi rinnovabili".
Venier sottolinea gli "investimenti in infrastrutture
cresciuti del 50% a 2,87 miliardi, escluse quindi le
acquisizioni". "Rispetto a prima del 2022 - sottolinea - nel
2024 abbiamo investito quasi il triplo". "Forte" poi l'impegno
del gruppo nella riduzione delle emissioni di Scopo 1 e 2, scese
del 28% tra il 2022 e il 2024.
"Nell'affrontarte il tema dell'emergenza energetica - osserva
- non abbiamo distolto lo sguardo sulla prospettiva di una
piattaforma di transizione energetica che sia in grado di
guidare il percorso della società per diventare nei prossimi 20
anni un operatore multimolecola paneuropeo". Infine il manager
ricorda l'impegno sul biometano. "Oggi - conclude - governiamo
più di 40 impianti di biometano, con 23 progetti che entro la
metà dell'anno prossimo consentiranno di creare una piattaforma
di 70 MW per la produzione di gas verde, la più grande in
Italia".
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