L'Italia è leader in Europa per
l'economia circolare, con un tasso di circolarità del 18,7%,
superiore alla media europea dell'11,5%. Questo primato si
riflette in diverse componenti, dalla produzione e consumo alla
riduzione dell'impronta carbonica e alla competitività. E'
quanto emerge dal focus che Sace dedica all'argomento nel quale
si sottolinea che accompagnare investimenti nel green con un
processo di digitalizzazione permette alle imprese di aumentare
la propria produttività del 14%. "Tuttavia, si legge, permangono
ostacoli all'adozione, soprattutto per le imprese di piccola
dimensione, su tutte la carenza di competenze". In dettaglio
l'Italia è leader in Europa per l'economia circolare seguita da
Germania, Francia, Polonia e Spagna. Il primato italiano lo si
riscontra in diverse componenti che vanno dalla produzione e
consumo, alla riduzione della propria impronta carbonica, alla
competitività e in particolare alla produttività: le imprese
italiane strettamente attive nel settore dell'economia circolare
realizzano il più alto valore aggiunto in rapporto al Pil
(2,5%), superiore sia al primo principale peer europeo (Germania
2,2%) sia alla media europea (2,1%). Anche in termini di
persone impiegate nel settore l'Italia si posiziona davanti sia
ai principali peer europei, sia alla media Ue. In sintesi, a
partire dal 2010, primo anno disponibile, l'Italia ha
accresciuto il tasso di circolarità di oltre 7 punti
percentuali, una dinamica che si è invece mantenuta stabile
nella media europea (+0,8 punto percentuali) con i principali
peer europei a riportare performance nettamente inferiori.
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