TEL AVIV - Un "alto funzionario politico" israeliano ha rifiutato la proposta di Hamas per un cessate il fuoco di cinque anni in cambio del rilascio di tutti gli ostaggi. Lo riferiscono i media locali. "Alcuni paesi arabi stanno proponendo idee come quella di fermare la guerra per 5 anni", ha osservato l'alto funzionario. "Non c'è alcuna possibilità che accetteremo una tregua con Hamas che gli permetterebbe solo di riarmarsi, riprendersi e continuare la sua guerra contro lo Stato di Israele con maggiore intensità".
L'alto "funzionario politico" che ha risposto al piano di Hamas in forma anonima (di solito le dichiarazioni di questo tipo vengono attribuire dai media israeliani direttamente al premier) ha spiegato che il motivo per cui non "è iniziata una guerra su vasta scala dopo il cessate il fuoco, ma solo un processo graduale, deriva dalla possibilità che i negoziati portino al rilascio dei rapiti". "Vogliamo esaurire gli sforzi per riavere gli ostaggi, ed è questo che influenza i nostri schemi d'azione. Stiamo ancora cercando di esaurire i nostri sforzi per liberarli nell'ambito dell'accordo, ma la nostra pazienza non è infinita", ha detto.
Israele chiede, nell'ambito dei negoziati, che Hamas disarmi e che i leader di Gaza vadano in esilio. Uno dei Paesi che potrebbero accogliere i capi dell'organizzazione è stato individuato nell'Algeria. Hamas ha rifiutato di lasciare le armi.
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