In Basilicata sono 15 le
postazioni del 118, previste dalla legge regionale 21 del 1999,
non attive in altrettanti Comuni della regione, sulle 49
originariamente previste: lo si è appreso stamani, a Potenza,
durante un incontro con i giornalisti convocato dai consiglieri
regionali del Partito democratico, Piero Lacorazza, Piero
Marrese e Roberto Cifarelli.
I consiglieri di minoranza, ripercorrendo le tappe di una
vicenda iniziata, appunto nel 1999, hanno posto l'attenzione in
particolare sul Comune di Viggiano (Potenza), dove ha sede
l'area industriale dell'Alta Val d'Agri, e dove è ricompreso il
Centro Oli dell'Eni, territorio sul quale è presente il più
grande giacimento petrolifero su terra d'Europa e "dove - ha
spiegato Lacorazza - non esiste il presidio del 118 che, dopo
un'ispezione datata 2021, è stato trasferito nel 2024 a
Viggiano".
"Serve il rispetto di accordi firmati - ha detto Lacorazza -
con una postazione del 118 in un luogo che comprende quasi 2.000
lavoratori che ne tuteli il diritto alla salute. Questa
postazione, oggi a Viggiano, non rispetta la legge regionale. E'
evidente una responsabilità della politica che consente questa
disclocazione. La nostra proposta è molto concreta - ha concluso
- e prevede di sfruttare i luoghi dell'ex incubatore di Sviluppo
Basilicata, di proprietà della Regione, dove se anche servissero
dei soldi per metterlo a posto, non sarebbe certo un problema,
parlando di uno dei luoghi che percepisce una quota molto
elevata di royalties".
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