Una targa commemorativa del
Samudaripen dedicata al ricordo dell'eccidio nazista del popolo
Rom e Sinti collocata il 27 gennaio scorso ad Acquappesa, nel
cosentino, è stata danneggiata da ignoti. Lo denuncia l'Ucri,
l'Unione comunità Romanès d'Italia che ha scritto al Comune non
appena appresa la notizia.
"Viste le recenti polemiche - è scritto nella missiva -
sfociate in vili atti di vandalismo che hanno visto la rottura e
la rimozione della targa al Samudaripen, chiediamo formalmente
non solo il ripristino e la cura della targa alla Memoria ma
anche che l'Amministrazione prenda una posizione di ferma
condanna contro questi atti di antiziganismo. La Comunità
Romanès è profondamente addolorata per quanto accaduto. Non c'è
cosa peggiore di provare a distruggere la Memoria".
Nel comune del Cosentino, era nato un movimento che chiedeva
di sostituire la targa con una alla memoria di ogni tipo di
vittima.
"Si tratta - afferma Santino Spinelli, ambasciatore dell'arte
e della cultura romanì nel mondo e vicepresidente della Romanì
union internazionale (organismo che rappresenta i Rom all'Onu)
che ha sede a Lanciano (Chieti) - di un atto vile, deplorevole,
un fatto di una gravità inaudita. Spero che l'amministrazione si
assuma la responsabilità di vigilare. Un'offesa alle vittime rom
e sinti già passate per indicibili sofferenze".
Sull'episodio hanno avviato accertamenti i carabinieri.
Un gesto simile si era verificato nell'ottobre 2020 a
Lanciano dove ignoti, utilizzando bombolette spray, avevano
sporcato, nel giardino di piazza S. Teresa Benedetta della
Croce, la statua in pietra della Majella, con base in acciaio
corten e l'artistica maiolica frontale donata dal comune di
Laterza (Taranto) dov'è incisa la poesia 'Auschwitz', composta
dall'artista e musicista rom Santino Spinelli, in arte Alexian.
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