Aggiornare le pianificazioni
comunali di protezione civile, fare dei piani speditivi e
inviarli alla Regione. E' quanto emerso dalla riunione convocata
in emergenza, dal Prefetto di Catanzaro Castrese De Rosa, alla
luce dello sciame sismico che sta interessando alcuni comuni
della provincia nelle vicinanze al capoluogo.
"È stata una riunione importante - ha detto il prefetto
parlando con la stampa dopo l'incontro - dalla quale sono emerse
diverse cose, prima fra tutte di non lanciare inutili allarmismi
alla popolazione. Ai sindaci abbiamo raccomandato di aggiornare
le pianificazioni comunali di protezione civile che sono
l'elemento base. La Regione può mettere in campo risorse
importanti a questo fine, fare poi le convezioni e lavorare sui
piani. È lì, infatti, che è contenuto tutto: le aree di
ammassamento, le aree di raccolta. I piani i comuni ce li hanno,
molti però sono vecchi, datati, vanno aggiornati, resi celeri,
con informazioni chiare, semplici, secondo le linee guida
regionali che a breve verranno diramate".
All'incontro hanno partecipato, oltre ai sindaci dei comuni
interessati, il responsabile della Protezione civile della
Regione Calabria Domenico Costarella e il sismologo e docente
associato di geofisica all'Unical Mario La Rocca.
"I comuni - ha sottolineato Costarella - hanno chiaramente un
piano di protezione. In questa fase abbiamo concordato di
rivederli e di fare delle attività speditive di aggiornamento
anche con il nostro supporto per capire se sono ancora attuali e
praticabili, nell'attesa che si completi quell'iter
tecnico-amministrativo di aggiornamento e di digitalizzazione
che abbiamo avviato recentemente. Così poi si potrà completare
veramente, non soltanto l'aggiornamento, ma soprattutto una
digitalizzazione ai fini della conoscenza ai cittadini del
piano. E nell'attesa, non è che siamo fermi, tutt'altro. I
comuni sono dotati di un piano, i sindaci anche con il nostro
supporto stanno facendo un'ottima divulgazione attraverso le
associazioni di volontariato affinché possano dare la giusta
comunicazione alla cittadinanza. Istituzioni, volontariato, il
sistema di protezione civile nelle sue articolazioni è
pienamente in campo. Quanto alla fase di aggiornamento la fase è
nell'istruttoria delle domande, poi verranno fatte le
convenzioni con i comuni e successivamente si inizierà a fare il
lavoro dei piani. Tutto dipende da quanto poi i comuni appena
finiremo, provvederanno all'aggiornamento. Alcuni sindaci ci
hanno detto oggi che hanno iniziato a lavorare
sull'aggiornamento per accorciare ulteriormente i tempi".
Il professore La Rocca, invece, ha rassicurato sul fatto che
le scosse continue nel corso di uno sciame "non siano anomale.
Si tratta di uno sciame sismico come tanti altri che si
verificano in Calabria e come in tante altre aree tettonicamente
attive. E quindi questo rientra nella normale sismicità. Tutti
questi terremoti sono piccoli, piccolissimi. In realtà quelli
che vengono avvertiti sono solo una piccolissima percentuale
perché i terremoti più sono piccoli e più sono numerosi e questo
caratterizza tutti gli sciami sismici. In questi casi è
fondamentale che i cittadini non vengano presi dal panico e non
credano a false notizie che vengono diffuse da qualcuno che ha
voglia di farsi quattro risate alle loro spalle. I terremoti non
possono essere previsti, l'evoluzione dello sciame sismico non
può essere prevista. Può durare una settimana, un mese, un anno,
nessuno è in grado di stabilirlo, purtroppo".
"Noi - ha aggiunto - ovviamente continuiamo a seguire, a
monitorare l'evoluzione, continuiamo a localizzare i terremoti,
a calcolarne la magnitudo e cerchiamo di capire sempre meglio
cosa accade nelle profondità della crosta terrestre. Ma questo è
un compito specifico, tecnico, scientifico di cui noi ci
occupiamo. I cittadini devono fare il loro lavoro, devono essere
consapevoli che viviamo in una regione dove prima o poi si può
verificare un terremoto anche di una certa magnitudo".
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