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Teatro: Celestini e le sue 'Barzellette' al Nuovo di Napoli

Teatro

Teatro: Celestini e le sue 'Barzellette' al Nuovo di Napoli

Da domani al 21 novembre, l'artista romano è un capostazione

NAPOLI, 17 novembre 2021, 12:33

Redazione ANSA

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Divertenti, dissacranti e scorrettissime: Ascanio Celestini racconta in scena al Teatro Nuovo Napoli le sue 'Barzellette' , storie messe in fila dall'artista romano nei panni di un capostazione 'come i vagoni di un treno'. Lo spettacolo, nato da un libro Einandi, di cui è autore e interprete, debutta domani ore 21.00 con repliche fino al 21 novembre (ore 18.30 venerdì e domenica, ore 19.00 sabato). Le musiche sono eseguite dal vivo di Gianluca Casadei.
    Il personaggio interpretato da Celestini raccoglie barzellette da viaggiatori sconosciuti, che transitano senza lasciare traccia nella stazione terminale in cui lavora. Come quella in cui un becchino attende un morto "di lusso", o un emigrante che ha fatto fortuna all'estero che torna al paese per farsi seppellire.
    Incastonate in una struttura narrativa aperta all'improvvisazione, le barzellette di Celestini attraversano mondi e culture, descrivono popoli e mestieri e ci ricordano che possiamo ridere di tutto.
    Lo spettacolo ha una storia di base che verrà usata come cornice. Infatti il narratore ha un proprio repertorio, ma non lo riproduce mai per intero, né tanto meno con la stessa sequenza. Il testo di riferimento è un corpus di oltre duecento storie, un grande contenitore che non viene mai mostrato per intero, ma sempre per frammenti, quelli utili alla narrazione di quella singola replica. ''Le barzellette pescano nel torbido, nell'inconscio, ma attraverso l'ironia permettono di appropriarcene per smontarlo e conoscerlo - si legge nelle note di regia - La loro forza sta nel fatto che l'autore coincide perfettamente con l'attore.
    Non c'è uno Shakespeare delle storielle. Chi le racconta si assume la "responsabilità" di riscriverle in quel preciso momento, così anche l'ascoltatore diventa implicitamente un autore. Appena ascoltata, può a sua volta diventare un raccontatore e dunque un nuovo autore che la cambia, reinterpreta e improvvisa.''
   

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