Cosa accomuna le star del fumetto
orientale e i capolavori dell'arte antica? Lo racconta la mostra
'Manga Heroes. Gli eroi e i miti alle pendici del vulcano''
realizzata dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli con
Comicon e J-PopManga che si è aperta nella sala del Plastico di
Pompei (fino al al 19 settembre).
Dal Vesuvio, che nel 79 d.C. seppellì Ercolano e Pompei, al
Fuji, punto di riferimento per la tradizione pop giapponese,
trait d'union è proprio il vulcano. Centotrenta le opere tra
tavole originali, animation cells, caschi, toys e oggetti rari.
''Il Giappone è un paese culturalmente legato alla vicenda
antica di Pompei: in contemporanea - ricorda il direttore Paolo
Giulierini inaugurando l'esposizione con il presidente della
Regione Campania Vincenzo De Luca - si apre a Kyōto una grande
esposizione su Pompei con pezzi del Mann''. Il museo ospita
inoltre da quattro anni un festival sulla cultura nipponica, e
per chiudere il cerchio, Kagoshima, città con baia e un vulcano,
è gemellata con Napoli.
In mostra caschi che ricordano gli elmi della Magna Grecia,
armature dei Cavalieri dello Zodiaco che riconducono ai
gladiatori, studi preparatori e animation cell che esprimono una
geometria figurativa proiettata non solo verso il futuro, ma
soprattutto verso il passato. E se Goldrake, Mazinga, Jeeg,
Voltron e altri alieni non fossero tanto dissimili da Scilla e
Cariddi? E ancora, ecco Astroboy come un piccolo Eracle,
Takemichi come un giovane Senofonte, passando per l'Uomo Tigre e
Godzilla. Tante le curiosità per chi è cresciuto con i Pokémon,
e Haran Banjo, pilota del maestoso Daitarrn 3.
La mostra, nel progetto universitario Obvia (coordinamento
di Daniela Savy, Federico II) è curata da Jacopo C. Buranelli e
si divide in sei sezioni: Il mito e la fantascienza, Demoni e
Super Robot, Ai Piedi del Vulcano, Gigantomachie, Anabasi
moderne e Guerrieri di Atena con pezzi rari di Fabrizio Modina,
Anima Firenze, Christian Colombo, Federico Profaizer, Enzo
Francesco Crosera più la raccolta di ritratti d'autore, firmata
da Barbara Barberis. La mostra è collegata con il Comicon, alla
Mostra d'Oltremare da domani al 25 aprile.
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