Gare d'appalto truccate per i
rifiuti: il gup del tribunale di Napoli ha fissato per il
prossimo 17 giugno prossimo l'udienza preliminare. Il rinvio a
giudizio è stato chiesto dai pm Graziella Arlomede, Maurizio
Giordano e Fabrizio Vanorio della Direzione distrettuale
antimafia di Napoli per 19 persone e quattro società.
L'indagine, partita nel 2018, portò a sei arresti il 21
dicembre scorso: furono i carabinieri del Nucleo Operativo
Ecologico (Noe) ad eseguire le misure restrittive. Per gli
inquirenti è l'imprenditore Carlo Savoia la figura centrale
dell'indagine.
La Dda di Napoli aveva acceso i riflettori su 44 le gare
d'appalto bandite da altrettanti Comuni delle province di
Caserta, Napoli, Salerno, Benevento, Latina e Potenza. Nella
richiesta di rinvio a giudizio sono state individuate sette
parti offese (i Comuni di Caserta, Aversa, Cardito, Lusciano,
Curti, Villa Literno e l'assessorato all'ambiente della Regione
Campania).
Tra le persone per le quali è stato richiesto il rinvio a
giudizio c'è il sindaco di Caserta, Carlo Marino che dice: "Già
nel corso della fase investigativa la mia posizione è stata
fortemente ridimensionata. Resta solo un'ipotesi accusatoria di
aver dato dei consigli per una procedura che non si più
effettuata in quanto annullata da me stesso. Sono convinto che
in sede di udienza preliminare sarà chiarita completamente la
vicenda". Il collegio difensivo è composto tra gli altri dagli
avvocati Giuseppe Stellato, Mario Griffo, Raffaele Costanzo,
Gennaro Iannotti e Alberto Martucci.
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