"Essere sbagliati, disobbedienti,
liberi e sguaiati, un ruolo per certi versi molto distante ma
che mi aveva incuriosita solo leggendo il libro. Mi sono
preparata forse per la prima volta tantissimo, a partire dal
linguaggio, perché provavo un senso di ansia. Edoardo De Angelis
è il regista più calmo con cui abbia lavorato, non ti mette mai
in allarme". Parola di Valeria Golino, uno strepitosa zia
Vittoria, tra i protagonisti de La Vita Bugiarda degli Adulti,
l'attesa serie in 6 episodi che sbarca su Netflix dal 4 gennaio,
diretta da Edoardo De Angelis, prodotta da Fandango e tratta
dall'omonimo romanzo di Elena Ferrante (Edizioni E/O).
Durante il suo percorso di crescita, Giovanna (la
sorprendente debuttante Giordana Marengo) si confronta con gli
adulti della sua famiglia, in particolare con i genitori Andrea
(Alessandro Preziosi) e Nella (Pina Turco) e con la figura
enigmatica della zia Vittoria (Golino). La vita bugiarda degli
adulti è scritta da Elena Ferrante, Laura Paolucci, Francesco
Piccolo.
"Le parole della Ferrante sono molto belle e aprirle per
capire cosa ci fosse dentro è stato interessante - ha detto De
Angelis -. Adattare un romanzo non è qualcosa di complicato, è
come leggerlo. Quando leggo mi proietto nella mente alcune
immagini, ed è anche per quello che certe volte abbiamo idee
diverse rispetto a quello che vediamo sullo schermo". Per
Preziosi, "la legittimazione della bugia è una componente
fondamentale del racconto in genere. Quelle di quel mondo, di
una certa borghesia, prima o poi vengono allo scoperto. Una
esperienza che mi porterò sempre dentro, all'insegna della
verosimiglianza della realtà".
La serie è un ritratto del passaggio di Giovanna
dall'infanzia all'adolescenza negli anni Novanta. La ricerca
oscilla tra due Napoli consanguinee che però si temono e si
detestano: la Napoli di sopra, che si è attribuita una maschera
fine, e quella di sotto, che si finge smodata, triviale.
Giovanna oscilla tra alto e basso, ora precipitando ora
inerpicandosi, disorientata dal fatto che, su o giù, la città
pare senza risposta e senza scampo.
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