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'Scalo Marittimo' di Viviani,storia senza tempo dell'emigrazione

'Scalo Marittimo' di Viviani,storia senza tempo dell'emigrazione

Al San Ferdinando di Napoli. Regista, due piani che si fondono

NAPOLI, 22 dicembre 2022, 17:58

Redazione ANSA

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Uno spettacolo su un tema di sofferenza e divisivo come quello dell'immigrazione impostato su due piani: "Uno distopico, futuro in cui tre musicisti si imbattono nel testo e cominciano a leggerlo attraverso le didascalie che faranno cantare, e un piano della raffigurazione di quello che stanno leggendo e cioè del testo che prende forma attraverso la prosa, i versi, la musica di Raffaele Viviani". I due piani si fondono e ne esce fuori "una fotografia sbiadita che si compone e scompone per tutto il tempo" della messa in scena. Il regista Giuseppe Miale di Mauro spiega così il significato della rappresentazione di 'Scalo Marittimo', opera del 1918 sul tema dell'emigrazione del grande drammaturgo stabiese, in prima nazionale dal 26 dicembre all'8 gennaio nel Teatro San Ferdinando di Napoli, protagonisti, fra gli altri, Francesco Di Leva, Adriano Pantaleo, Giuseppe Gaudino. Un'antica storia d'emigrazione raccontata - frutto della sinergia fra Compagnia Nest e Teatro di Napoli-Teatro Nazionale diretto da Roberto Andò - da un coro di musicisti di origini africane, su direzione musicale di Mario Tronco, con Simona Boo (99Posse, Orchestra Internazionale di Piazza Vittorio), Maryam Germinario, Simone Ndiaye è stato spiegato nella presentazione alla quale hanno partecipato anche Maria Rosaria Baglieri di 'Medici Senza Frontiere' e il direttore operativo del Teatro di Napoli-Teatro Nazionale, Mimmo Basso. Memoria del tempo trascorso che permette di ragionare e criticare il presente: "Risacca che porta a riva tutto ciò che è rimasto del drammaturgo" dice il regista.
    Non si intacca la scrittura e lo spirito di Viviani, "non c'è attualizzazione": storia del 1918, porto di Napoli, cambiano solo gli emigranti, siciliani e non lucani, diretti in Argentina. Un atto unico ambientato su una banchina nei minuti che precedono la partenza del piroscafo. La forma musicale è quella del coro greco che racconta lo svolgersi della storia scritta presentando i personaggi e le scene con le didascalie del testo musicate e cantate. Gli attori interpretano i tanti personaggi in un gioco che li vedrà affrontare almeno tre ruoli a testa; il tutto "in un 'non tempo' che si farà passato, presente e futuro".
   

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