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Napoli, l'Albergo dei Poveri si racconta al Mann

Napoli, l'Albergo dei Poveri si racconta al Mann

Foto in bianco e nero di Giancarlo De Luca, fino all'11 dicembre

NAPOLI, 24 settembre 2023, 17:41

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Palazzo Fuga si racconta al Museo Archeologico Nazionale di Napoli: le sale della Collezione Farnese ospitano fino all'11 dicembre la mostra fotografica di Giancarlo De Luca "Il Real Albergo dei Poveri".
    Costruito nel XVIII secolo per volontà del re Carlo di Borbone e su progetto di Ferdinando Fuga, uno dei più grandi edifici settecenteschi, mai terminato, è da sempre parte integrante dell'immaginario urbano, per decenni oggetto di riflessioni ed oggi alla vigilia di un epocale rilancio. I venti scatti in bianco, spaccato di storia della città di Napoli, sono frutto di una raccolta lenta, silenziosa, iniziata dall'autore dieci anni fa, mettendosi in punta di piedi, sporgendosi dentro gli anfratti, spiando dalle finestre tra i vetri in frantumi, con l'intento di immedesimarsi negli ospiti che avevano abitato gli spazi.
    "Osservando le bellissime immagini di De Luca - afferma Paolo Giulierini Direttore del Mann - emergono, nitidi gli scatti non di ambienti architettonici ma di un organismo vitale che muta nel tempo lasciando i segni di chi lo ha abitato e che noi dobbiamo avere cura di narrare." "L'Albergo dei Poveri di Napoli si presenta come un rudere archeologico mutilato orizzontalmente e verticalmente - spiega la curatrice Roberta Fuorvia- questa mutilazione viene colmata dalle visioni e dal racconto fotografico esaltandone la bellezza e l'importanza del luogo senza mai tralasciare alcun dettaglio, nessuna ombra o luce sono sfuggiti allo sguardo curioso" . La mostra ha il patrocinio morale del Comune di Napoli. "La Fotografia come catarsi della realtà - racconta il fotografo napoletano - specchio della mia anima, strumento per selezionare la bellezza in ogni cosa che vedo e suo tramite, rendere immortali nel tempo i segni del passato, la memoria dei popoli e la cultura dei luoghi"..
   

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