Palazzo Fuga si racconta al Museo
Archeologico Nazionale di Napoli: le sale della Collezione
Farnese ospitano fino all'11 dicembre la mostra fotografica di
Giancarlo De Luca "Il Real Albergo dei Poveri".
Costruito nel XVIII secolo per volontà del re Carlo di Borbone e
su progetto di Ferdinando Fuga, uno dei più grandi edifici
settecenteschi, mai terminato, è da sempre parte integrante
dell'immaginario urbano, per decenni oggetto di riflessioni ed
oggi alla vigilia di un epocale rilancio. I venti scatti in
bianco, spaccato di storia della città di Napoli, sono frutto
di una raccolta lenta, silenziosa, iniziata dall'autore dieci
anni fa, mettendosi in punta di piedi, sporgendosi dentro gli
anfratti, spiando dalle finestre tra i vetri in frantumi, con
l'intento di immedesimarsi negli ospiti che avevano abitato gli
spazi.
"Osservando le bellissime immagini di De Luca - afferma Paolo
Giulierini Direttore del Mann - emergono, nitidi gli scatti non
di ambienti architettonici ma di un organismo vitale che muta
nel tempo lasciando i segni di chi lo ha abitato e che noi
dobbiamo avere cura di narrare."
"L'Albergo dei Poveri di Napoli si presenta come un rudere
archeologico mutilato orizzontalmente e verticalmente - spiega
la curatrice Roberta Fuorvia- questa mutilazione viene colmata
dalle visioni e dal racconto fotografico esaltandone la bellezza
e l'importanza del luogo senza mai tralasciare alcun dettaglio,
nessuna ombra o luce sono sfuggiti allo sguardo curioso" . La
mostra ha il patrocinio morale del Comune di Napoli. "La
Fotografia come catarsi della realtà - racconta il fotografo
napoletano - specchio della mia anima, strumento per
selezionare la bellezza in ogni cosa che vedo e suo tramite,
rendere immortali nel tempo i segni del passato, la memoria dei
popoli e la cultura dei luoghi"..
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