Sarà il Teatro Cilea a ospitare il
debutto partenopeo, giovedì 1 febbraio alle ore 21 (repliche
fino al 4, e poi ancora dal 22 al 25 febbraio), di Maurizio
Casagrande interprete e regista del nuovo spettacolo 'Il viaggio
del papà', da lui scritto con Francesco Velonà e presentato da
Italia Concerti. L'allestimento, che comincia la tournée
nazionale da Napoli, vedrà in scena Ania Cecilia, Michele
Capone, Giovanni Iovino e la performer Arianna Pucci, con il
disegno luci a cura di Saverio Toppi, la scenografia di Max
Comune, i costumi di Mariarosaria Riccio.
E' la storia di un padre e di un figlio che non si conoscono
affatto divisi da sempre dalle loro differenze. Il padre avrebbe
voluto un figlio che gli somigliasse, pragmatico, efficiente,
spregiudicato, sempre alla ricerca del successo personale, come
lui. Invece ha un figlio sognatore, vacuo. incapace di
realizzare qualunque cosa. Il figlio avrebbe voluto un padre che
non incarnasse rigidamente la figura genitoriale, senza
pregiudizi nei suoi confronti, che avesse una visione più ampia
e moderna del mondo. Due realtà che non s'intendono provano a
darsi una possibilità d'incontro, decidendo di fare un viaggio
insieme con la speranza che questa esperienza condivisa possa
abbattere il muro che li divide. Durante il viaggio accadrà un
evento straordinario che li porterà a cambiare la loro visione
del mondo.
"Ci tenevo molto - spiega Casagrande - a raccontare questa
storia, perché credo sia molto importante vedere un uomo
convinto di sapere tutto, crollare di fronte ai suoi peggiori
incubi, fa sempre ridere, e far ridere è la mia missione
principale. Se poi nel farlo, riesco ad accendere anche una
piccola riflessione sono veramente felice. Ho scelto questo
titolo perché, in fondo, il papà è il nostro primo eroe". Si
ritroveranno naufraghi su un'isola sconosciuta, costretti a
cooperare. Scopriranno che non è come tutte le altre. È fatta di
plastica e tutto quello che troveranno in quel luogo non è
quello che sembra. Ciò li porterà ad un incontro con un essere
sovrannaturale che, attraverso il linguaggio universale della
musica, chiederà il loro aiuto per non morire.
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