Arriva al Teatro Mercadante
'Processo Galileo', in scena da domani all'11 febbraio,
allestimento firmato dai registi Andrea De Rosa e Carmelo Rifici
con protagonisti Luca Lazzareschi e Milvia Marigliano, testi di
Angela Demattè e Fabrizio Sinisi, drammaturgia di Simona
Gonella.
"L'origine di questo lavoro è singolare: la forte esperienza
vissuta a causa della pandemia aveva spinto entrambi a lavorare
sul nostro rapporto con la scienza" spiegano i registi che
fimano un atto unico diviso in tre momenti. Il prologo è
ambientato ai tempi dell'abiura con le parole del processo a
Galileo del 1633, brani estrapolati dalle opere, lettere,
carteggi, atti. Si passa poi al presente: temi in gioco sono il
rapporto tra la scienza e il potere, la tradizione, la
coscienza. Angela, una giovane ricercatrice è l'alter ego degli
autori.
"Nel primo atto, scritto da Dematté, Angela affronta il
drammatico tentativo di mettere insieme il suo desiderio di
conoscenza con il suo essere figlia e madre - spiegano i registi
- Nel secondo atto, scritto da Sinisi, la giovane dà voce alle
inquietudini filosofiche e politiche rispetto ad un futuro in
cui le macchine saranno parte sempre più integrante delle nostre
vite". Punto di partenza della riflessione è quindi il gesto
rivoluzionario compiuto da Galileo nel puntare il cannocchiale
verso le stelle. "Il rigido ordine aristotelico delle stelle
fisse, che immaginava la terra al centro di un universo
immutabile, viene infranto per sempre. Quelle che Angela chiama
in scena in questo atto sono alcune voci di questa rivoluzione".
Tra loro uno studente di scienze, una contadina del 1600, un
militante politico.
La produzione dello spettacolo è del Teatro Piemonte Europa, LAC
Lugano arte e cultura, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro
Nazionale, in collaborazione con Associazione Santacristina
Centro Teatrale.
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