Napoli e la Campania sempre più
mete prescelte dai turisti oltre che da visitatori di ogni
fascia d'età ed estrazione sociale. Dopo una Pasqua da record,
si lavora in vista dei ponti del 25 aprile e 1 maggio,
nonostante ci siano punti da migliorare. "Voglio sottolineare
con soddisfazione l'afflusso così importante e significativo che
c'è stato nella nostra città nel week end di Pasqua, numeri più
significativi e importanti di quelli che ci aspettavamo" ha
detto Teresa Armato, assessore al Turismo al Comune di Napoli, a
margine della IX edizione nazionale del MEET Forum sul Turismo
Sostenibile.
"Certo, la città deve essere sempre più adeguata e preparata
dal punto di vista dei servizi a questo impatto. Napoli è una
città particolare, non grandissima nella quale le bellezze e il
suo centro storico sono la principale attrattiva. Ma stiamo
lavorando molto per decentrare e fare eventi e iniziative
turistiche nelle periferie. Stiamo lavorando per migliorare i
servizi: già prima di questa Pasqua" ha spiegato Armato "avevamo
riunito la task force al Comune con quattro assessori
interessati per irrobustire il trasporto pubblico, specialmente
quello su ferro, e per migliorare la qualità della pulizia, per
migliorare la sicurezza e i servizi al turista che riguardano
direttamente il mio assessorato. L'unico aspetto sul quale c'è
un piccolo deficit è stato quello dei trasporti. Ma ci sono
ragioni strutturali che vanno affrontate in maniera più corposa.
Per il resto, la città era pulita, accogliente, sicura".
Per migliorare le criticità, l'assessore al Turismo alla
Regione Campania, Felice Casucci ha risposto: "Occorre
regolamentare. Fare strategie istituzionali insieme col Comune,
con associazioni di categoria e con Anci. Non possiamo
consentire di creare ricchezza per distruggerla. Abbiamo
regolamentato il settore alberghiero ed extra alberghiero,
quello delle locazioni brevi ancor prima del Governo. E quando
parliamo di sostenibilità di un partenariato molto più esteso di
quello locale e regionale e nazionale ma non ci illudiamo di
poter fare tutto da soli, ma in qualche modo è necessario che
gli enti locali combattano il degrado, prima causa di un impatto
territoriale negativo. Il turismo è una grande ricchezza, una
grande industria ma occorre professionalità e rispetto delle
regole altrimenti ci danneggia e non ci avvantaggia. Non
dobbiamo diventare un luna park".
Pietrarsa luogo dei viaggi, lì dove è nata la prima
locomotiva. A tal proposito Luigi Cantamessa direttore generale
Fondazione Fs Italiane: "C'è tanta voglia di Italia ma, io
aggiungo, c'è tanta voglia di treno. Dopo il grande successo
dell'Alta Velocità che ha accorciato le distanze, noi abbiamo
davanti la valorizzazione del resto della rete ferroviaria
italiana: 17mila chilometri che ricamano tutta la penisola,
dalla Sicilia alla Sardegna comprese fino ai nostri confini
alpini. Pensiamo a portare turismo sul treno tramite queste
linee un tempo ingiustamente definite secondarie o rami secchi.
E riproporremo un'era nuova tramite il trasporto notturno, le
carrozze letto, le carrozze ristoranti. Questo è quello che fa
il gruppo Ferrovie dello Stato tramite la fondazione Fs, e i
treni turistici italiani, due entità uguali ma distinte che
vanno a captare il turista che ha una qualità, vuole iniziare la
vacanza nel momento esatto in cui parte con il treno e a bordo
vivere l'esperienza". Di turismo delle radici, ovvero quel tipo
di turismo per cui gli italiani emigrati nel mondo ritornano nei
luoghi dei loro antenati, ha parlato Letizia Sinisi, titolare
ItalyRooting consulting e referente progetto Radici per
Destination Italia "il valore stimato del turismo delle radici,
sulla base delle indagini qualitative e quantitative fatte
attualmente, è di 8 miliardi annui". Domani la seconda ed
ultima giornata nella quale è attesa la ministra al Turismo
Daniela Santanchè. (ANSA)
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