Il Palazzo del Mare a Pozzuoli è
realtà. Il Ministero dell'economia e delle finanze (MEF),
mediante Invitalia, ha dato il via libera al finanziamento da
6,2 milioni di euro, attraverso fondi europei PNRR, per la
realizzazione del progetto avveniristico che porterà alla
nascita del primo polo ittico dei Campi Flegrei. Pescatori,
venditori all'ingrosso e al dettaglio, ristoratori e produttori
di conserve confluiranno tutti nella struttura, composta da due
livelli da circa 3000 metri quadrati ciascuno, realizzata nel
1977 sul porto di Pozzuoli.
«È fantastico. L'idea di Palazzo del Mare prende finalmente
forma, corpo e sostanza - spiega l'assessore alle attività
produttive Titti Zazzaro - In un momento storico così delicato
non poteva arrivare una notizia migliore. Il nostro progetto era
stato già approvato dal Ministero ma era in stand-by a causa
dello stop ai fondi che ora, finalmente, saranno destinati alla
città di Pozzuoli. Vogliamo che la pesca e i prodotti del mare
tornino ad essere fattori trainanti per la nostra economia.
Alici, pesce azzurro e mitili rappresenteranno il meglio che la
nostra città, in termini di offerta culinaria, potrà offrire.
Ora non resta che rimboccarci le maniche e lavorare per vedere
nascere il nostro Palazzo del Mare».
Il progetto approvato prevede una serie di interventi mirati,
tra cui il miglioramento dell'accessibilità alla struttura sia
per gli operatori che per il pubblico, il dragaggio del fondale
antistante la banchina di attracco delle barche da pesca,
l'installazione di marciapiedi mobili e di una passerella
pedonale di collegamento tra l'area di parcheggio ed il primo
piano dell'edificio e l'installazione sul lastrico di copertura
di un campo fotovoltaico da 400 Kwe per garantire l'autonomia
energetica della struttura. Inoltre è prevista una mostra
stabile sulla storia della pesca puteolana e, all'interno dei
locali del Palazzo del Mare, la presenza di almeno due
ristoranti che lavoreranno il pescato locale. Una struttura
all'avanguardia, che punterà alla piena sostenibilità green
mediante l'abolizione delle cassette in polistirolo che saranno
sostituite da "cassette green" in polipropilene riciclabile e
munite di chips di tracciabilità, il tutto finalizzato
all'applicazione ed attuazione del concetto filiera corta del
mare e tracciabilità garantita dei prodotti.
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