/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Soldi e scarpe a garante detenuti, "nessun patto corruttivo"

Soldi e scarpe a garante detenuti, "nessun patto corruttivo"

Riesame accoglie la tesi degli avvocati: erano regali d'amore

CASERTA, 04 giugno 2024, 19:23

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Non c'era alcun patto corruttivo tra l'ex garante dei detenuti della provincia di Caserta, Emanuela Belcuore, e il recluso del carcere di Santa Maria Capua Vetere Mario Borrata, affinché questi avesse un trattamento di riguardo grazie alle attenzioni della garante e ai suoi buoni uffici presso la direzione dell'istituto. E anche i regali che la Belcuore ha ricevuto tramite la sorella di Borrata, Sara, proprietaria di un negozio di abbigliamento a Casal di Principe, non rappresentano il prezzo della corruzione, ma semplici doni dovuti alla relazione che la garante intratteneva con Borrata.
    Lo ha stabilito il tribunale del Riesame di Napoli, che ha annullato nei confronti di Mario e Sara Borrata la contestazione di corruzione contenuta nell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Santa Maria Capua Vetere il 20 maggio scorso. Mario Borrata, già in cella per un omicidio di camorra, era stato colpito da misura carceraria, la sorella Sara era invece finita agli arresti domiciliari.
    Per entrambi però la misura nella sua interezza non è stata annullata, per cui restano le restrizioni alla libertà decise dal gip, essendo rimasto in piedi il reato di ricettazione di un telefonino che Borrata avrebbe usato in cella. I giudici del Riesame hanno accolto la tesi del difensore dei fratelli Borrata, Angelo Raucci, che ha dimostrato, tramite soprattutto comunicazioni telefoniche intercorse tra le parti, che le scarpe Gucci come i vestiti e i soldi regalati alla Belcuore - dimessasi dal ruolo di garante nel luglio 2023 - non fossero legati ai presunti favori che per la Procura di Santa Maria Capua Vetere l'ex garante avrebbe fatto a Borrata, ma si trattasse invece di regali d'amore.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza