La casa della cultura e dei giovani
di Pianura dà oggi porta il nome di Francesco Pio Maimone,
vittima innocente, ucciso il 20 marzo 2023, da alcuni colpi di
pistola esplosi durante una rissa, mentre trascorreva una serata
con i suoi amici a Mergellina. Francesco Pio, appena 18 anni,
era nato e cresciuto a Pianura e stava imparando a fare il
pizzaiolo con il desiderio, un domani, di aprire una propria
attività. Sul cancello di ingresso, alcuni striscioni con la
foto del giovane e le scritte 'Dentro ogni nostro pensiero, c'è
sempre un posto per te' e 'Giustizia per Kekko'. "Come genitori
- hanno detto la mamma, Concetta Napoletano, e il padre, Antonio
Maimone - abbiamo il dovere e la responsabilità verso la memoria
di nostro figlio ma anche verso tutti gli altri giovani perché
dobbiamo lavorare per il bene di tutti loro. In questo anno e
mezzo le istituzioni ci sono state vicine, ci hanno dato il
conforto per andare avanti e oggi con loro intitoliamo questa
struttura a nostro figlio e speriamo che qui si possano
realizzare tanti progetti per i giovani". La casa della cultura
e dei giovani rientra nella rete dei Centri giovanili del Comune
di Napoli. La decisione di intitolare la struttura alla memoria
di Francesco Pio Maimone nasce da un ordine del giorno
presentato in Consiglio comunale dalla presidente, Enza Amato, e
dal consigliere Fulvio Fucito, che l'amministrazione comunale ha
fatto proprio. "Con questa intitolazione - ha sottolineato la
presidente Amato - non solo vogliamo coltivare la memoria, ma
vogliamo far sì che nel nome di Francesco Pio possa rinascere
ogni giorno il seme della cultura, della bellezza e della
legalità". Nel corso della manifestazione, gli alunni
dell'istituto comprensivo 'Scialoja Cortese Rodinò' di Barra
hanno eseguito un brano da loro composto in ricordo del giovane.
"I simboli sono importanti - ha concluso l'assessore alle
Politiche giovanili, Chiara Marciani - ma lo sono ancor più le
azioni e per questo qui immaginiamo di realizzare progetti e
attività richiamando le passioni che erano di Francesco Pio e
abbiamo pensato a un corso per pizzaiolo, augurandoci che possa
dare a qualche giovane del quartiere l'opportunità di trovare la
propria strada restando magari a Napoli". Alla cerimonia, tra
gli altri, erano presenti il prefetto di Napoli, Michele di
Bari, il presidente della Municipalità. Andrea Saggiomo,
l'europarlamentare Francesco Emilio Borrelli, don Maurizio
Patriciello.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA