"Quando ho cominciato a lavorare
nel campo dell'ingegneria venivo sempre considerata come una
segretaria. Una volta mi chiesero di portare il caffè a una
riunione di colleghi uomini. Io andai a prendere il caffè, misi
il vassoio sul tavolo e dissi 'adesso prima di bere il caffè
state a sentire quello che è il mio pensiero'. Mi ascoltarono".
Così Amalia Ercoli Finzi racconta i momenti difficili all'inizio
della sua lunga carriera da ingegnera aeronautica e spaziale a
margine della seconda edizione della "Giornata Internazionale
delle donne e delle ragazze nella scienza", celebrata
dall'Unesco e da Onu Women. Un'iniziativa organizzata a Napoli
da Annamaria Colao, Chair holder Cattedra Unesco Educazione alla
Salute e allo sviluppo sostenibile ed endocrinologa di fama
internazionale, insieme ad Annateresa Rondinella, coordinatrice
della Commissione ai Rapporti Istituzionali Rete delle Cattedre
Unesco Italiane.
Sul gap che resiste negli ambienti lavorativi tra uomini e
donne, Amalia Ercoli Finzi sottolinea che "noi donne abbiamo
fatto grandi progressi per quello che riguarda la parità, però
c'è ancora tanto da fare, perché non tutto è come in Italia,
dove effettivamente si sta facendo parecchio per poter
raggiungere la parità. Ci sono paesi dove assolutamente questo
non avviene. Quindi la parità è un obiettivo dell'umanità,
perché avrà un grande vantaggio dal fatto di poter includere le
donne, senza sfruttare semplicemente le loro doti".
L'ingegnera, presenza fissa nella trasmissione di RaiTre
'Splendida cornice' condotta da Geppi Cucciari, sottolinea come
bisogna smontare il muro che gli uomini costruiscono nel campo
del lavoro per tenere fuori le donne: "Le ragazze sono brave,
studiano e hanno capacità grandissime, tanto è vero che nel
corso degli studi hanno delle grandi considerazioni. Quando poi
entrano nel mondo del lavoro quello spazio si chiude, è una
barriera che si trovano davanti. Le ragazze bisogna che si
difendano ma soprattutto che collaborino tra di loro, creando la
condizione necessaria per poter andare avanti".
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