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Le prime pagine di Lamorgese, da oggi in mostra a Napoli

Le prime pagine di Lamorgese, da oggi in mostra a Napoli

Alla Fonoteca la raccolta di 100 copertine firmate dal grafico

NAPOLI, 18 febbraio 2025, 17:35

Redazione ANSA

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Un viaggio tra le prime pagine di una rivista che non esiste e che diventa un modo per esprimere sensazioni interiori e grandi eventi mondiali. E' questo il viaggio proposto da Corrado Lamorgese, che di professione fa il grafico ma che da molti anni ha cominciato a creare per propria passione prime pagine riunite ora in una mostra dal titolo "Clam - La Rivista che non c'è", un progetto grafico concepito nel 2014 con l'intento di celebrare la grafica tradizionale, l'arte e il design, attraverso la realizzazione di copertine per una immaginaria rivista mensile.
    Il progetto è diventato una mostra allestita alla Fonoteca di Napoli, sede storica per un calice e quattro chiacchiere spesso impegnate, che vede cento copertine stampate su carta di alta qualità, in edizioni limitate, autenticate e firmate sul retro.
    "Le copertine - spiega all'ANSA Lamorgese - nascono da eventi della vita quotidiana, così come da momenti di vissuto personale. Ci sono diversi episodi di storia, come quell'omino piccolo tra le dita, nato in primavera pensando all'8 marzo festa della donna, come fosse un Silvio Berlusconi retto tra due dita, stigmatizzando la piccolezza dell'uomo in alcune circostanze".
    Un viaggio di sensazioni e conversazioni che spesso si fanno e che per il grafico sono diventate negli anni opere artistiche, con grande ironia sull'informazione che spesso si incrocia con il suo lavoro, come ad esempio sulle font: "I miei colleghi grafici - spiega Lamorgese - si collegano subito ai caratteri usati nelle copertine. Questo progetto per me è nato da una riflessione sull'evoluzione della grafica. Intorno al 2014 si è diretta verso formati web e social. Io sono un grafico di vecchia generazione e quel progetto che c'era prima su un processo creativo è mancato con la velocità della consegna e la scarsa attesa di chi vuole un grafico, diventato molto digitale.
    Lì pensavo a me, che ancora oggi parto da un disegno, piuttosto che da un mouse. E così ricominciai a progettare su questa idea di copertine in vecchia maniera con tavolo, disegno, matita".
    Un altro grande evento ritrae la guerra in Ucraina al suo inizio: "Mostra - spiega - questo gioco grafico che rappresenta i missili russi che scendono e la difesa dei missili americani, entrambi che producono solamente lacrime, come tutte le guerre.
    Infatti questa copertina si chiama 'Il massacro degli innocenti', per avere un riferimento biblico".
    Molte copertine sono invece dedicate al cibo: "E' un focus particolare - spiega il grafico partenopeo - sul junk food.
    Perché da piccolino sono stato introdotto a una cucina macrobiotica e ho quindi sempre immaginato l'alimentazione come un fatto di bilanciamento, sano e di prodotti di qualità, pur essendo io un consumatore di patatine e panini. Ma la divulgazione diciamo di queste copertine rappresenta proprio la necessaria attenzione a questo argomento fondamentale".
    Ispirazione che viene dalla vita personale, che porta il grafico anche verso il vernacolo, espresso in una copertina con la frase "acqua che nun cammina fa pantano e feta": "Una frase che in napoletano significa che l'acqua stagna, niente si muove e niente migliora. E questo è un pensiero relativo a un mio momento particolare". C'è anche una copertina del 2020 con il Covid che arriva dalla Cina "con Bruce Lee dalla Cina con furore", spiega l'artista. Ovviamente non manca una copertina dedicata a Maradona, in un lungo viaggio che esprime anche le idee di oggi dei grafici: "Spero possa essere - conclude Lamorgese - uno stimolo ai giovani che fanno questo mestiere per poter ritornare a progettare in una maniera più creativa e meno social. Negli anni in cui stiamo andando verso l'IA serve la creatività umana".
   

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