Sta provocando polemiche una frase
pronunciata ieri dal capo della Protezione civile, Fabio
Ciciliano, che in una concitata assemblea pubblica a Pozzuoli
sulla crisi bradisismica all'ennesima domanda di un cittadino
sul tema che alla popolazione sta più a cuore - "cosa fate in
caso di una scossa di magnitudo cinque" - ha risposto: "La
scossa di quinto grado? Cadono i palazzi e conto i morti.
Funziona così".
Sui social in molti hanno manifestato disappunto per le
parole di Ciciliano e alcuni si sono dati appuntamento per
venerdì prossimo a Napoli in occasione del Consiglio comunale.
Proprio il consigliere comunale e metropolitano di Napoli di
Sinistra Italiana Rosario Andreozzi, nel chiedere al sindaco
Manfredi di "compulsare il governo affinché rapidamente si
trovino i fondi ed i modi per sopperire alle lungaggini del
passato", sollecita anche l'amministrazione a fare "tutti gli
sforzi possibili per mettere in campo misure straordinarie e
coraggiose, perché queste affermazioni sono pericolose e gravi e
fanno scaturire il panico nelle persone, che è uno dei nemici
più insidiosi in contesti come questi. Noi non intendiamo
contare i morti".
La frase incriminata di Ciciliano, pronunciata circa a metà
di una infuocata assemblea all'interno di una risposta più
ampia, non ha suscitato sul momento alcuna reazione: l'incontro
è andato avanti, con le domande dei cittadini e le risposte di
chi - sindaci, esponenti della Protezione civile e dell'Ingv -
era andato a Pozzuoli per rassicurare la gente, in una fase
bradisismica particolarmente attiva e stressante, con scosse di
media intensità tutti i giorni (anche oggi quattro di magnitudo
superiore a 3). Il deputato di Avs Francesco Emilio Borrelli,
che era presente all'incontro, oggi dichiara: "Sono certo che il
capo della Protezione Civile non volesse dileggiare o
terrorizzare gli abitanti dei Campi Flegrei. Le legittime paure
delle persone vanno comprese non schernite o acuite. Per questo
lo invitiamo a chiarire meglio il suo pensiero. Già sono
totalmente assenti il ministro e il Governo, cerchiamo di
evitare che la parte tecnica peggiori ulteriormente la
situazione di stress collettivo".
Borrelli nel suo profilo Facebook pubblica il video con la
frase incriminata, che in serata raccoglie oltre 450 commenti,
quasi tutti di disapprovazione. La protesta in effetti monta
soprattutto sui social, dove manifesta la sua "indignazione"
anche Manuel Ruggiero, medico del 118 e presidente
dell'associazione Nessuno tocchi Ippocrate, impegnata nel
denunciare i casi di malasanità: "Hai lanciato una bomba nella
psiche delle persone che vivono a Pozzuoli, dimettiti" afferma
il medico d'urgenza, rivolto a Ciciliano.
Molto dura, poi, la presa di posizione degli industriali e
dei costruttori di Napoli, con i presidenti delle rispettive
associazioni, Costanzo Jannotti Pecci e Angelo Lancellotti, che
parlano di dichiarazioni "di una assoluta gravità" che
richiedono "un immediato chiarimento. Se, infatti, un possibile
innalzamento dei livelli di magnitudo delle scosse sismiche in
atto nell'area può provocare distruzioni e morti, è
inammissibile che non si sia provveduto a definire un piano di
emergenza, a salvaguardia della vita delle persone dell'area
potenzialmente pericolosa".
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