"Il mio invito è di non
guardarvi intorno ma di guardare avanti. Di pensare sempre al
futuro e porsi una domanda precisa: dove sarò tra due-tre-cinque
anni?". Sono le parole usate da Armando Aristarco, executive
chef del Caruso A Belmond Hotel di Ravello, una delle eccellenze
dell'accoglienza in Italia. Aristarco è intervenuto ad un
incontro-lezione organizzato all'istituto Eugenio Pantaleo di
Torre del Greco. In particolare, l'executive chef ha partecipato
ad un'iniziativa promossa nell'ambito del progetto "Learn by
playing" (aperto agli alunni del triennio dell'indirizzo
alberghiero) nell'ambito del modulo "Dream event organizers"
(collegato al programma nazionale "Scuola e competenze" per i
percorsi educativi e formativi per il potenziamento delle
competenze, l'inclusione e la socialità nel periodo di
sospensione estiva delle lezioni negli anni scolastici 2023-2024
e 2024-2025).
Con Aristarco ha presenziato all'incontro anche lo chef
Christian Di Sario, anche lui - come Aristarco - originario di
Torre del Greco. Entrambi hanno voluto spiegare ai partecipanti
al progetto, ragazzi del terzo anno, quali possono essere le
prerogative per lavorare ad alti livelli in un mondo, quello
della ristorazione, che può regalare enormi soddisfazioni ma che
richiede anche indubbi sacrifici: "Personalmente - ha spiegato
l'executive chef del Caruso - non ho mai badato né al guadagno
economico né al tempo giornaliero dedicato al lavoro. Sono
cresciuto prima impegnandomi con mio padre nei villaggi
turistici, quindi facendo esperienza in Italia e all'estero,
dove ho ottenuto risultati importanti. Nella mia vita sono stati
chiamato due volte 'pazzo': quando ho lasciato un ristorante due
stelle a Milano per andare a lavorare in Bahrain e quando, con
una posizione invidiabile, ho deciso di ritornare in Italia, al
Caruso, dove da ragazzo avevo fatto la mia prima esperienza
lavorativa importante. Entrambe le volte però l'ho fatto facendo
leva sulla piena consapevolezza dei miei mezzi e sulle giuste
motivazioni".
Ma è sul suo lavoro al Caruso A Belmond Hotel e sulla qualità
dell'offerta proposta a Ravello che si è incentrato il confronto
con i ragazzi, catturati dalle parole di Aristarco: "Noi siamo
chiamati ad emozionare i nostri ospiti - ha detto - e l'emozione
nasce dal cuore. Spesso ci troviamo di fronte clienti che
possono permettersi tanto: lasciare in loro un ricordo della
permenenza nel nostro hotel spetta all'intuizione e alle
capacità di ognuno di noi. Ecco spiegato anche perché al Caruso,
su un totale di 52 camere, ruotano 160 dipendenti. Non viene
infatti mai lasciato nulla al caso".
Infine, un invito agli studenti: "Crescete studiando e sognando.
E una volta acquisito il diploma, cercateci: siamo pronti ad
accogliere giovani validi e che, oltre alla voglia di lavorare,
hanno le giuste motivazioni per investire su loro stessi e sul
loro futuro".
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