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Crediti fittizi del "bonus facciata" riciclati in società calcio

Crediti fittizi del "bonus facciata" riciclati in società calcio

Scoperta dalla Finanza ad Avellino frode da 30 milioni

NAPOLI, 19 marzo 2025, 09:23

Redazione ANSA

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Compensava le imposte e riciclava il denaro in altre attività, anche in una squadra di calcio, l'associazione a delinquere - sgominata dal Nucleo Pef della Guardia di Finanza di Avellino - che utilizzava il "bonus facciata" per creare e commercializzare crediti d'imposta fittizi.
    Attraverso società fittizie intestate a prestanome e lavori di ristrutturazione in realtà mai eseguiti l'associazione a delinquere ha accumulato oltre 30 milioni di euro di crediti d'imposta che, tra il 2021 e il 2022, sono confluiti, eludendo i controlli informatici, nel cassetto discale di una società riconducibile a uno degli indagati, residente ad Avellino, ritenuto a capo dell'associazione, che ha utilizzato una parte di questi soldi in una società toscana che milita nella serie D di calcio, di cui risultava gestore e titolare di fatto.
    Il gip di Avellino, su richiesta dell'ufficio inquirente irpino coordinato dal procuratore Domenico Airoma, ha emesso 13 misure cautelari: due arresti in carcere, due arresti ai domiciliari, otto divieti di esercitare l'attività d'impresa della durata di un anno, e una interdizione temporanea di un anno dell'esercizio dell'attività di commercialista.
    L'azione sinergica tra la Guardia di Finanza, la Procura di Avellino e l'Agenzia delle Entrate, spiega una nota a firma del procuratore, "ha consentito di impedire che la monetizzazione dei crediti e la dispersione delle risorse, a garanzia degli ingenti stanziamenti pubblici a sostegno delle famiglie e delle imprese".
   

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