"La previsione sul divieto del terzo
mandato era in vari ddl costituzionali ma nel testo unificato fu
espunta perchè ritenuta attinente alla forma di governo
regionale e quindi si ritenne di non limitare troppo la potestà
statutaria delle Regioni. Fin dalle origini, dunque, il
Legislatore è stato consapevole che il divieto del terzo mandato
è una norma che si attaglia alla forma di governo". Lo hanno
sostenuto i legali della Regione Campania, gli avvocati
Giandomenico Falcon, Marcello Cecchetti e Aristide Police,
intervenendo davanti alla Corte Costituzionale per opporsi al
ricorso di Palazzo Chigi contro la legge regionale della
Campania che consente il terzo mandato all'attuale governatore
regionale campano Vincenzo De Luca.
In proposito, i legali della Regione Campania hanno osservato
che "solo lo Statuto regionale siciliano è l'unica norma di
livello costituzionale esistente nel nostro ordinamento che
indica il limite dei due mandati, e lo fa con riferimento alla
forma di governo, si tratta dunque di un punto di riferimento
che non può essere dimenticato", perchè esplicita che il tema
dei paletti al mandato "non attiene la materia elettorale, ma
quello della forma di governo regionale" che è un terreno sul
quale va lasciata mano libera alle Regioni. Ad avviso dei legali
della Regione Campania, la legge nazionale sulle elezioni
regionali deve essere recepita da apposita normativa regionale e
le leggi che si sono date le Regioni di Veneto, Marche e
Campania "unanimemente considerano che il limite al mandato vada
posto ma dicono anche che sono rilevanti i mandati successivi, a
parte la Regione Campania che nella sua normativa ritiene
rilevante anche il mandato in corso".
L'udienza si è conclusa. La decisione della Corte
Costituzionale sul 'terzo mandato' dovrebbe arrivare nel
pomeriggio di oggi quando si saprà se la Consulta ha respinto o
meno il ricorso della Presidenza del Consiglio dei ministri
contro la legge regionale della Campania, approvata lo scorso
novembre, che consente il terzo mandato per il governatore in
carica. La legge nazionale, invece, pone il limite dei due
mandati consecutivi come 'paletto'.
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