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Salerno ricorda il magistrato Nicola Giacumbi ucciso dalle Br

Salerno ricorda il magistrato Nicola Giacumbi ucciso dalle Br

Fu ammazzato di fronte al Tribunale mentre tornava a casa

SALERNO, 14 aprile 2025, 11:58

Redazione ANSA

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Salerno onora la memoria del magistrato Nicola Giacumbi ucciso dalla Brigate Rosse la sera del 16 marzo 1980 mentre rientrava nella sua abitazione di fronte al Tribunale di Salerno in corso Garibaldi 195.
    L'efferato omicidio è stato uno degli episodi più feroci che sconvolsero la città di Salerno durante gli "Anni di Piombo".
    Nicola Giacumbi era Procuratore della Repubblica (facente funzioni) di Salerno. Era nel mirino dei terroristi da tempo. Ed aveva coraggiosamente rifiutato la scorta "per non mettere a rischio - dichiarò - la vita di altri padri di famiglia". Questa mattina è stata scoperta una lapide commemorativa del magistrato Nicola Giacumbi nell'aiuola a metà strada tra l'ingresso del vecchio Tribunale e l'abitazione della vittima in Corso Garibaldi 195 a Salerno.
    "Il giorno del mio onomastico - ricorda il figlio del magistrato Giuseppe - ho preso coscienza che mio padre non c'era più, esattamente tre giorno dopo la sua morte. Da bambino non ho visto e percepito quello che stava avvenendo. In quel momento, in modo vago, ho preso coscienza che mio padre non c'era più, non sapevo se e quando sarebbe tornato ma capii che qualcosa era cambiato. In questi anni ho riscontrato ovunque il ricordo di mio padre. Ho percepito che il suo ricordo è ancora presente nei cittadini salernitani".
    "Quei terribili anni - ha aggiunto il sindaco di Salerno e presidente della Provincia Vincenzo Napoli - hanno segnato duramente il nostro Paese. Siamo stati in grado però di superarli ma non dobbiamo rilassarci. Troppe vite sono state sacrificate sotto una furia ideologica. Non bisogna mai abbassare la guardia".
    Commosso il pensiero dell'avvocato Carlo Correra promotore dell'iniziativa: "Sono felice - ha detto - ma nutro un forte rammarico per non aver fatto realizzare prima una lapide commemorativa per Nicola, un sacrificio importante per la giustizia e i diritti della collettività. Si è sacrificato per tutti noi. E ci ha lasciato un patrimonio, un'eredità di giustizia, di garanzia, di sacrificio che non poteva essere dispersa in questa maniera. È vero, gli abbiamo dedicato delle aule, gli abbiamo dedicato la torre della Cittadella giudiziaria, ma lui si è sacrificato per tutta la collettività, non soltanto per il mondo giudiziario. E quindi era doveroso testimoniarlo nel posto dove è stato martirizzato e avevamo anche questo dovere verso le nuove generazioni di salernitani e di cittadini italiani in genere che devono sapere che in questo Paese qualcuno è morto, ed è morto eroicamente".
   

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